Avvista uno squalo elefante di fronte a Cervia

Rimini

RAVENNA. La pinna che usciva fuori dall’acqua sarà stata alta un metro, forse più. Sotto, il corpo affusolato di un predatore ma l’aspetto placido e innocuo di un pesciolino. Con misure da gigante, però. Perché lo squalo elefante avvistato domenica pomeriggio a sei miglia dal porto di Cervia era lungo ben otto metri. «Un’emozione unica, avrei tanto voluto tuffarmi al suo fianco», racconta chi è stato a un metro da lui e lo ha filmato.

Alberto Fusaroli ha 49 anni, vive a Bertinoro, conosce il mare da sempre ma da dieci anni lo frequenta con assiduità. A bordo del gommone, ha visto delfini, tartarughe, perfino un pesce luna, ma squali elefanti non gli erano mai capitati. Animali così grandi, mai. D’altronde, assieme agli squali balena, sono i pesci più grandi in natura e incontrarli non è poi così frequente. Secondo il centro di ricerche marine, l’ultimo avvistamento di fronte alle coste romagnole risale a sette o otto anni fa. «Domenica, ero sul gommone con un paio di amici - racconta Alberto -, ci hanno chiamato altri amici da un’altra barca e ci hanno detto di aver avvistato uno squalo elefante. Ci siamo catapultati sul posto, eravamo a sei miglia dal porto e lui era ancora lì. Quel pescione, più lungo del nostro gommone da sette metri, se ne stava lì placido a mangiare. Io lo filmavo, mi ci sono messo davanti e gli ruotavamo attorno con l’imbarcazione, lui si spostava per non toccarci ma rimaneva sul posto. Nessuna intenzione di scappare. Che emozione...». Il “balletto” tra Alberto e lo squalo buono è durato mezz’ora circa. «E’ mostruoso: la pinna era grande come la mia schiena e io sono alto un metro e 80 - racconta ancora -. A vederlo da fuori, e a bocca chiusa, potrebbe sembrare anche uno squalo bianco, se non fosse per quel naso allungato. Ma di aggressività nemmeno l’ombra e io avrei tanto voluto tuffarmi, ma l’acqua era troppo fredda».

Alberto è socio del circolo nautico di Cervia da sette o otto anni. E a loro ha subito mostrato il video registrato nella lunga conoscenza con lo squalone. «L’immagine è schiacciata e non ci si rende conto delle dimensioni - prosegue Fusaroli -, ma con la telecamera sono arrivato a un metro da lui, mentre con la bocca aperta mangiava. E’ pazzesco vederlo da così vicino, ho visto delfini massicci come automobili. Ma un pesce così grande...».

 

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