L'Ausl ai medici: fate gli straordinari per dare un taglio alle liste d'attesa

Rimini

RAVENNA. Basta liste chilometriche per una visita, basta carenze di personale. L’Ausl unica corre ai ripari e, nel primo mese di guida Tonini, investe un milione di euro per abbattere i tempi di attesa e fa partire le prime assunzioni: via libera ai concorsi per 10 primari, sì alle stabilizzazioni di 165 operatori, la metà dei quali entro giugno, e partono da subito le assunzioni di 60 persone tra infermieri, ostetrici e operatori socio sanitari. Quanto alle liste d’attesa, poi, anche lì non si scherza: si chiederà ai medici di fare gli straordinari per accogliere pazienti anche fuori orario, verranno acquisiti sei specialisti in più per ridurre le liste nelle branche cliniche dove si accumulavano più ritardi, e si farà maggiore ricorso alle strutture private accreditate. Il bilancio, tanto, è al sicuro: Tonini garantisce che verrà presentato in «equilibrio».

Basta attese. Dopo il taglio degli incentivi ai 12 coordinatori e la riduzione dell’ufficio di supporto alla conferenza territoriale, il neo direttore generale dell’Ausl, Marcello Tonini, affiancato dai due nuovi direttori sanitario e amministrativo, Giorgio Guerra e Franco Falcini, presenta i nuovi investimenti. Sulle liste di attesa, la Romagna non va poi così male. Ma le aree cliniche giudicate “critiche” non mancano (da endocrinologia a pneumologia) e su queste Tonini e i suoi stanno mettendo a punto un piano straordinario di potenziamento dell’offerta. Tre le misure per far fronte ai “buchi neri”: «l’Ausl chiederà ai propri medici attività aggiuntiva da erogarsi fuori dall’orario di lavoro - come già è per le risonanze nei fine settimana, spiega Guerra -, l’acquisizione di sei professionisti a tempo determinato nelle branche che hanno manifestato più criticità, come endocrinologia, ortopedia, oculistica, fisiatria, pneumologia e gastroenterologia. E il ricorso a committenza aggiuntiva temporanea con le strutture private accreditate».

Assunzioni al via. Risposta immediata va data, secondo Tonini, anche alle gravi carenze di personale sanitario legate alla mancata copertura dei posti vacanti: partono quindi le assunzioni, nonostante il “blocco” al 25% delle sostituzioni. Già partite, annuncia Tonini, le prime 60 assunzioni tra infermieri, ostetriche e operatori socio sanitari. Via libera dalla Regione per stabilizzare 165 professionisti tra Rimini, Ravenna, Forlì e Cesena: entro giugno, verranno assunti a tempo indeterminato i primi 21 dirigenti e 66 operatori. Sì anche alle procedure concorsuali per 10 nuovi primari, per andare a coprire i posti rimasti da troppo tempo vacanti. Infine le “normali” assunzioni concesse pur col blocco alle sostituzioni: queste verranno concentrate laddove c’è più bisogno, come nei servizi di Urgenza, negli hub sanitari, nelle unità operative di tipo intensivo. D’estate, poi, sui litorali da Rimini e Ravenna verranno potenziati i servizi con 15 medici, 43 infermieri, tre ostetriche, tre operatori socio sanitari, e 13 autisti di ambulanza.

Bilancio sotto controllo. I soldi, per il momento, tanto non mancano. L’Ausl Romagna - ha detto ieri Tonini presentando per la prima volta pubblicamente la nuova guida dell’azienda unica - presenterà un bilancio «in equilibrio» e se poi arriveranno «maggiori certezze sulle risorse vedremo». Il documento sarà pronto a fine mese e si basa su un giro di affari di 2 miliardi e 200 milioni di euro (per un milione e 200mila cittadini).

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