I residenti di Marina Romea in rivolta: «Qui il centro profughi non lo vogliamo»

Rimini

RAVENNA. «Qui, il centro per gli immigrati non lo vogliamo». Residenti e commercianti in rivolta a Marina Roma contro la possibilità che un albergo della zona possa accedere al bando della prefettura per diventare centro di accoglienza per i migranti. Il bando ancora non c’è, ma i residenti intanto si mettono avanti e preparano la petizione-esposto da mandare direttamente al prefetto: «E se poi non ci ascoltano, faremo i picchetti. Ne va del turismo della località».

La protesta. A Marina Romea, il sole scalda già: la pineta è ancora addormentata e le seconde case dei ravennati sono ancora chiuse, ma l’odore di estate è già nell’aria. Per questo, le voci che da un paio di settimane si rincorrono circa il passaggio di gestione di un noto albergo hanno spinto alcuni residenti e commercianti della zona a riunirsi per preparare l’esposto contro il rischio che lì qualcuno ci voglia aprire un centro per immigrati. All’incontro, di fronte al bar di piazza Torino, ieri pomeriggio erano almeno una trentina: «Un centro accoglienza a due passi dalla spiaggia? Non è proprio un bel biglietto da visita. Di inverno siamo isolati e le forze dell’ordine non ci sono sempre. D’estate siamo una località turistica: è bene mantenere un certo decoro».

La Lega e Ancisi. A guidare la protesta, il consigliere della Pro loco Gianfilippo Rolando, anche responsabile organizzativo della Lega Nord di Ravenna. «Ora prepariamo la petizione, poi batteremo tutti i lidi nord a tappeto alla caccia di firme. Faremo il passaparola e abbiamo già mobilitato i nostri consiglieri comunale e regionale, Paolo Guerra e Andrea Liverani. E se ci sarà bisogno faremo anche i presidi. Faremo il possibile per tutelare la nostra località». Alla riunione dei residenti, accalorati in più occasioni durante il confronto, si è presentato anche il consigliere comunale Alvaro Ancisi. Prima criticato da qualche presente («qui, la politica non deve c’entrare nulla»), poi ha finito per strappare qualche applauso quando ha preso in mano la redazione dell’esposto.

Il centro accoglienza. Il bando a cui la rivolta di Marina Romea fa riferimento è quello non ancora indetto per il 2015 dalla prefettura e che cerca privati per dare ospitalità agli immigrati: per ogni profugo, sono riconosciuti 35 euro al giorno alla struttura ospitante che, di contro, dovrà fornire un “pocket money” di 2 euro e mezzo a testa. Non essendo stato ancora indetto, nessun albergo della zona vi ha fatto richiesta, ma le voci si rincorrono su un hotel. «Non ce l’abbiamo con nessun albergatore - precisano i residenti arrabbiati -, e nemmeno vogliamo fossilizzarci su queste voci. Ma vogliamo muoverci in anticipo perché Marina Romea venga in ogni modo esclusa dalla "geografia" dei centri di accoglienza. Viviamo per i tre mesi estivi e la stagione scorsa è stata inclemente: vogliono affossarci direttamente?»

 

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