Esplosione nella notte, salta bancomat

Rimini

FAENZA. Un boato capace di far tremare anche i vetri delle abitazioni e degli uffici vicini, uno squarcio tra i muri dell’istituto, il bancomat scardinato che vola a metri di distanza, all’interno della stessa banca, ma i cassetti con le banconote che non si aprono, tanto da costringere i banditi a fuggire a mani vuote.

 

E’ successo nella notte di ieri, verso le 2.30: un tentativo di furto commesso ai danni della filiale dell’Unicredit di via Volta. I malviventi (erano in quattro) hanno iniziato con l’oscurare in parte le videocamere di sorveglianza utilizzando della vernice spray allo scopo di cercare di non essere ripresi durante l’operazione di scasso. Poi si sono dedicati al bancomat, usando il solito sistema, e cioè inserendo acetilene all’interno delle fessure dello sportello, sigillando il tutto e quindi provocando l’innesco con un dispositivo elettronico a distanza.

L’esplosione è risultata essere particolarmente violenta, capace di sfondare le vetrate protettive, abbattere insegne e infissi, devastare la facciata muraria dove era inserito il bancomat.

Non contenti, i banditi hanno cercato di penetrare all’interno attraverso la porta (rimasta semidistrutta pure questa) dell’ingresso laterale che affaccia proprio su via Volta.

Nel frattempo era scattato l’allarme, che ha costretto i malviventi ad affrettare i tempi e alla fine a mollare la presa, senza bottino. Ma lasciandosi dietro macerie e non pochi danni: secondo una prima, parziale, stima, potrebbero ammontare a non meno di 60.000 euro. La filiale della banca è stata costretta alla chiusura per tutta la giornata di ieri per il ripristino dei locali, la messa in sicurezza degli stessi e per consentire agli agenti del commissariato (intervenuti per i rilievi) di compiere gli accertamenti del caso.

Per quanto riguarda i quattro banditi, oltre a rimanere “a secco”, hanno anche corso il rischio di finire in manette. Nel senso che, durante la futa, sono stati intercettati a bordo di un’Audi di grossa cilindrata da parte di una gazzella del 112. Anche i carabinieri infatti si erano mobilitati in seguito all’allarme, istituendo posti di blocco nelle principali arterie limitrofe.

Durante l’inseguimento, marciando in direzione di Lugo, i banditi hanno intravisto uno di questi posti di blocco.

Quindi dietrofront e di nuovo via sparati verso Faenza, sempre seguiti dalle gazzelle dei militari, fino ad arrivare nei pressi di Sant’Andrea, dove sono riusciti alla fine a far perdere le proprie tracce.

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