Cinquant'anni di successi che hanno scritto la storia della pallavolo ravennate

Rimini

RAVENNA. Un tuffo nel passato che fa tornare alla mente emozioni indimenticabili. La mitica Olimpia, targata Alfa Garavini, quella degli undici scudetti, delle Coppe dei campioni e delle infinite vittorie rivive a 50 anni dalla fondazione della storica società nata da un’idea della professoressa Alfa Garavini. Ed è proprio lei, insieme a Teresa Arfelli e Marco Ortolani che ha deciso di dare vita ad una serie di eventi per celebrare i 50 anni dell’Olimpia, per rinverdire i fasti della mitica squadra allenata da Sergio Guerra, ma anche per far conoscere la storia alle giovani leve che la società “Olimpia Alfa Garavini” sta forgiando per dare un futuro alla pallavolo femminile ravennate.

Gli eventi in programma durante il 2015 sono stati presentati ieri mattina in Municipio da Alfa Garavini, Marco Ortolani e Giorgio Bottaro, alla presenza dell’assessore allo Sport Guido Guerrieri che nelle vesti di padrone di casa ha accolto nella sala Consiglio comunale vecchie glorie dell’Olimpia, tifosi e cittadini che hanno vissuto in prima persona i mitici anni che hanno fatto di Ravenna la culla della pallavolo italiana. Tra i presenti anche alcuni pilastri dell’Olimpia dei tempi d’oro a cominciare dall’allenatore Sergio Guerra e dalle ex giocatrici Patrizia Prati, Lilly Bernardi, Nadia Tavolieri.

«La storia dell’Olimpia è intimamente legata alla storia della nostra città - ha esordito l’assessore Guerrieri - è una storia straordinaria che merita di essere raccontata. Quello dell’Olimpia è stato un ciclo fantastico, irripetibile che tutti abbiamo vissuto con grande emozione anche se in modi diversi. Chi lo ha vissuto non lo dimenticherà mai e chi non c’era deve conoscerlo».

Alfa Garavini ha ricordato l’inizio della storia, nel 1965, quando riuscì a catturare la passione di un gruppo di giovani ragazze dalle quali partì la società. «Allora le giovani non avevano svaghi, andavano a scuola e stavano in famiglia, sono riuscita a risvegliare in loro il desiderio di fare qualcosa di più, di divertirsi con la pallavolo. Siamo partiti da un piccolo gruppo e siamo arrivati lontano».

Sergio Guerra, arrivò quando già erano nella massima serie prendendo il posto del primo tecnico dell’Olimpia Diego Melandri nel 1978. «Ho ripensato all’inizio di questa avventura - ha raccontato il tecnico di tanti successi - e mi è venuto in mente che il primo stipendio delle ragazze fu di mille lire alla settimana. Era una squadra forte perché aveva una gran voglia di giocare, ricordo che le giocatrici non volevano mai smettere di allenarsi. Direi che abbiamo vinto quello che abbiamo potuto. Undici scudetti sono tanti, ma quando sono arrivati troppi soldi - sottolinea - tutto è cambiato: l’importante non era più giocare, ma prendere più soldi. Allora ho litigato e me ne sono andato».

Lilly Bernardi ha lasciato a Ravenna un pezzo del suo cuore: «Alfa ci ha dato sempre la forza di prendere le cose col sorriso, sono stati anni bellissimi, non volevo mai lasciare la palestra e quando torno a Ravenna è sempre una grande emozione».

Gli eventi. Il programma è partito con Scatti d’Olimpia, raccolta di immagini e materiale sull’Olimpia che può essere consegnato fino al 21 marzo. Al vincitore andranno due biglietti per la partita della Nazionale femminile a Ravenna (23 maggio). Il 20 marzo serata dedicata all’Olimpia al Panathlon con ex atleti e membri dello staff. Il giorno successivo al Grand Hotel Mattei conferenza per ripercorrere la storia dell’Olimpia e mostra fotografica. Il 3/4 aprile Torneo under 16 al PalaCosta e cena di gala con tifosi ed ex campionesse. Il 23 maggio grande evento con l’Italia di Marco Bonitta protagonista al Pala De Andrè. Il 30 giugno camminata “Olimpianordic” con la partecipazione di ex atlete. A settembre mostra fotografica all’Esp dal 6 al 13 e dal 16 al 30 vetrina Cassa di Risparmio in piazza del Popolo sulla storia dell’Olimpia con una collezione di trofei e cimeli.

 

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