Residui di candeggina nelle caraffe dell'acqua: 21 bimbi all'ospedale

Rimini

RAVENNA. La caraffe usate per dare da bere ai bambini erano state disinfettate il giorno precedente con la candeggina. Lasciate in ammollo per tutta la notte perché risultavano macchiate col the, ieri mattina sono state sciacquate e messe in lavastoviglie. Una prassi a quanto pare consolidata. Ma stavolta le cose sono andate diversamente dal solito e una docente e 21 piccoli alunni della scuola materna statale “L’Arcobaleno dei bimbi” sono stati portati in via precauzionale all’ospedale.

Il caso è scoppiato al momento della merenda, attorno alle 10. Quando una delle maestre e i piccoli hanno versato l’acqua nei bicchieri e bevuto qualche sorso, hanno avvertito distintamente un forte odore e un sapore sgradevole, al punto da sputare quanto ingerito. Qualche piccolo ha pianto, altri hanno lamentato un principio di nausea. Di fronte ad una sospetta intossicazione o contaminazione, è stato richiesto l’intervento urgente del 118; come previsto dal protocollo, anche alcune pattuglie di polizia e carabinieri sono accorse nella scuola di via Caorle. Portati all’ospedale e sottoposti ad adeguata terapia, tutti i piccoli nella tarda mattinata sono stati dimessi.

Come confermato dalle autorità sanitarie, nonostante gli accertamenti abbiano riscontrato una presenza di cloro elevata ma comunque non superiore a quella, per dare un paragone, delle piscine, i bambini non hanno mai corso pericoli per la salute. A differenza dei genitori che hanno vissuto momenti di grande apprensione.

L’episodio è rimasto circoscritto ad una sola sezione dell’istituto, ma il tam tam tra i familiari dei bambini ha ben presto fatto il giro e la notizia è giunta anche ai genitori delle altre classi che, alla spicciolata, sono corsi a scuola per sincerarsi delle loro condizioni.

A parte un paio di piccoli in lacrime, la maggior parte degli alunni - scriccioli tra i tre e i cinque anni - non ha vissuto la cosa in maniera traumatica; anzi, grazie alle capacità delle maestre e delle dade in servizio che hanno alleggerito la situazione, i più hanno vissuto la cosa come un fuoriprogramma divertente. Non avevano invece per nulla voglia di ridere mamme e papà che hanno mollato tutto uscendo di corsa chi da casa e chi dal lavoro per raggiungere l’ospedale col cuore in gola.

Nel frattempo sono stati avviati i primi accertamenti per capire cosa sia successo; sul posto si sono portati sia i referenti dell’azienda esterna che si occupa dei pasti che il personale del dipartimento di Igiene pubblica dell’Ausl. L’ipotesi è che possa essere stato usato un quantitativo maggiore rispetto al solito di candeggina poi trattenuto dalla porosità delle caraffe o che durante il lavaggio sia rimasto qualche residuo. E mentre il sindaco Fabrizio Matteucci, accorso di persona sul posto, chiede la sostituzione delle brocche, nel mirino finiscono le stesse procedure disinfettanti seguite dagli addetti dell’azienda che si occupa della somministrazione degli alimenti per verificare se per la pulizia sia ammesso l’uso di ipoclorito di sodio.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui