Il record di nonna Rosa: ha 112 anni

Rimini

BRISIGHELLA. Una brisighellese, Rosa Bandini, è la seconda donna più anziana d’Italia. La super centenaria è nata a Brisighella l’11 settembre 1901. Ha quindi 112 anni e fra otto mesi ne compirà 113.

Il suo nome figura al secondo posto nella speciale classifica - aggiornata al 20 gennaio - redatta dal Grg (Gerontology Research Group) che raccoglie tutti i casi, conosciuti e certificati di italiani viventi, in Italia o all’estero, che hanno raggiunto i 110 anni di età.

Nonna Rosa, vedova Alberghi, ora vive a Forlì con una badante ed insidia da vicino il primato di Emma Morano, 114 anni, di Civiasco (in Piemonte), nata nel 1899: a quanto pare unica superstite del diciannovesimo secolo.

Il primo uomo figura al quarto posto, si chiama Arturo Licata e risiede ad Enna, in Sicilia.

Rosa Bandini ha visto la luce in una famiglia di sette fratelli nella parrocchia di Sarna. Nella sua lunga esistenza ha conosciuto la miseria, la guerra, il dolore, sorretta da sempre da una grande fede e dalla speranza. E’ madre di un figlio - oggi ottantenne - che vive a Bologna, e nonna di due nipoti.

Dopo il diploma da maestra ha insegnato a Udine, poi ha deciso di tornare in Romagna, a Faenza, dove ha lavorato in un negozio di ceramiche e dove a 29 anni ha conosciuto l’uomo che sarebbe diventato suo marito, Francesco Alberghi, che lavorava come elettricista.

E’ esperta in tagliatelle e cappelletti fatti in casa, imbattibile a preparare ciambella e piadina con marmellata o formaggio. Nel mangiare è però sempre stata sobria: oggi beve solo acqua, non ha mai fumato e alla sera è sempre andata a letto alle 21 con una sola tazza di latte nello stomaco “annerita” da caffè d’orzo.

Sarà questo il segreto? Oppure sta nell’aria di Brisighella, l’elisir di lunga vita, considerati altri casi di ultracentenari. Fra questi, è deceduta il 13 novembre scorso, a 106 anni, Iolanda Alpi, vedova Piancastelli, nata sotto i tre colli nel 1907, e successivamente trasferitasi a Seveso, in provincia di Milano.

Ma oltre i cent’anni vivono in paese altre otto persone.

Una di queste è Maria Liverani, vedova Savorani, classe 1912: l’anziana gode di ottima salute, anche se recentemente si è rotta una gamba ed è costretta a girare in carrozzella accompagnata dalla sua badante. Ciononostante, “nonna” Maria frequenta assiduamente le funzioni nella chiesa dell’Osservanza, tanto da considerare fra Franco, fra Marco e fra Pietro i suoi “burdell”.

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