Bersani e Pisapia a Ravenna per l'investitura di Vasco Errani
Le attese
«Su questo progetto c’è molta aspettativa da parte nostra – assicura Federica Degli Esposti coordinatrice provinciale di Mdp – sono mesi che attendiamo parole definitive. Pisapia con i parlamentari di Mdp ha incontrato Gentiloni ed è in programma anche il confronto con Padoan sul documento economico finanziario, ora è venuto il tempo delle proposte. Quello di Ravenna è un passaggio significativo e simbolico per la nascita del nuovo soggetto di governo ispirato da un radicalismo nei contenuti, alternativo al Pd. Ma non ci sono nemici nel Pd, sappiamo bene chi sono i nemici, risiedono in quella destra che lasciato il liberismo cavalcare temi xenofobi e i populismi. Da qui inizia un percorso chiaro e con la sinistra il confronto rimane aperto sulla base dei contenuti condivisi, non possono essere le soglie di sbarramento a tenerci insieme».
No alla pura testimonianza
Intervistati dal giornalista dell’Huffington Post Alessandro De Angelis, Pisapia e Bersani affronteranno i temi nazionali, dalla difficile partita sulla legge elettorale al voto determinante sulla manovra di bilancio. Errani per la prima volta dopo la conclusione dell’incarico di commissario per il terremoto spiegherà anche il proprio ruolo nel nuovo partito riformista e di governo. Una sua candidatura creerà non pochi problemi al Pd, che dovrà correre ai ripari drenando consensi a sinistra nel territorio ravennate. Più complicato il tema di un possibile accordo con le formazioni di sinistra che a Ravenna esprimono due parlamentari, Paglia e Maestri. «Sarà l’occasione – spiega Carlo Boattini di Mdp – per cominciare a dire chi siamo e cosa vogliamo, non siamo interessati alla pura testimonianza e credo che l’incontro di Ravenna possa servire al dibattito nazionale. A metà novembre avremo un’assemblea nazionale costituente con un documento e una proposta programmatica larga aperta, di governo, con un’identità chiara».