Confusione sovrana

Rimini

Comunicare, condividere, partecipare...diventano gli imperativi e gli strumenti che le categorie più deboli della società possono e debbono mettere in campo per ribaltare il divario fra loro e chi governa, attraverso i caminetti l’economia cittadina. Stiamo attraversando un periodo in cui la confusione regna sovrana e da più parti si studiano strategie, si impalano nomi, si costruiscono nuove capanne con o senza simboli, ma quello che più è drammatico, si fa tutto questo senza un ideale, senza un principio, senza un organico progetto della città.

Sono, consapevole che una città si cambia con il consenso dei suoi cittadini, costruendo assieme un percorso che aggreghi in un unico progetto la forza dei numeri che da sola può decidere del suo futuro. Occorre avviare questo percorso, senza dare ciambelle preconfezionate o pranzi di finanziamento, ci si deve limitare ad incontrare i cittadini e parlare dei loro problemi e come, grazie a questo contributo, mettere in pratica quelle necessità.

I punti da trattare dovranno passare dal lavoro alla partecipazione, dall’ambiente alla qualità dell’aria e dell’acqua, dal verde agli impianti sportivi, al tempo libero, al territorio, alla casa, all’economia e via seguendo... quanto in questi anni è stato oggetto di dibattito e non è stato risolto. Si può iniziare con la programmazione di un “Bilancio Partecipato” e del “Welfare”, aprendo un dialogo con tutti i nostri concittadini. La città va amministrata con la consapevolezza che la politica è al servizio degli elettori e non il contrario, solo se saremo “tutti” consapevoli di questo, la società ritroverà gli stimoli e gli argomenti per una serena solidarietà.

Euro Camporesi

(Forlì)

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