Superbike, prevendite a tutto gas

Rimini

IMOLA. «Dipende dal tempo e il tempo sembra proprio che sarà buono». Con la benedizione del sole che, dicono le previsioni, non abbandonerà Imola né oggi né domani, la Superbike per la nostra città è già partita bene. A dirlo sono le prevendite. Di numeri, Formula Imola e Stai non ne danno: aspettano domani per i conteggi finali, dato che troppo fitta è la rete di canali per l’acquisto dei biglietti. Però i segnali sono positivi, a quanto trapela dall’autodromo superiori al parziale dello scorso anno, quando nei tre giorni la Superbike staccò 48mila presenze.

Gli ingredienti ci sono tutti. La prova imolese coincide col primo appuntamento della stagione Sbk in Italia. La Ducati, che per gli appassionati gioca in casa, quest’anno mette in pista un grado di competitività che quello scorso non aveva. Poi c’è l’amore per Marco Melandri e per il campione del mondo Tom Sykes, che italiano non è ma che tra gli appassionati tricolore conta comunque su un certo appeal. Le condizioni sportive sono quindi ottimali perché si possa assistere ad un grande spettacolo.

Ad essere contenti sono alberghi e ristoranti. Come riferisce il presidente della Società turismo dell’area imolese (Stai), Gianfranco Montanari, a Imola Hotel Olimpia, Euro Hotel, Donatello sono tutti al completo. Ma le presenze di team e addetti ai lavori si vedono anche nelle strutture del circondario. A Castel S. Pietro sono due i team alloggiati e anche Panazza a Mordano non si può lamentare.

Molto bene è andata anche la vendita degli abbonamenti scontati (35 euro invece di 100 per i tre giorni) destinati ai residenti nei comuni del territorio del Consorzio Ami. Quelli abbinati all’ingresso nel paddock con un’aggiunta di 20 euro sono andati esauriti.

Ma come si comporta il turista targato Superbike? Spiega il presidente della Stai che «nelle strutture alberghiere per i tre giorni troviamo soprattutto gli addetti ai lavori, team e chi è impegnato in una struttura organizzativa che è imponente. Il grande pubblico invece arriva prevalentemente per una giornata, due al massimo. Una giornata che non è necessariamente domenica, diversi vengono il sabato per seguire le due manches di prove, quando ci sono anche delle gare minori». Mordi e fuggi, dunque, che però se supera le 50mila presenze è di certo una bella iniezione di risorse per le attività del territorio.

Certo, confrontati con quelli di “quando c’era la Formula Uno”, i numeri della Sbk impallidiscono. Al momento del suo massimo splendore si superavano i 30 milioni di euro di indotto per il territorio, e anche negli ultimi anni, quando la parabola era già in visibile discesa, non si scendeva sotto i 13-14 milioni di euro. Altri tempi, altri eventi, altri prezzi.

«Oggi i prezzi sono calati dappertutto - ragiona Montanari -. E anche la Formula Imola non sarebbe più in grado di riempire gli alberghi della Riviera come faceva allora».

Stefano Salomoni

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