Manca promuove il decreto sulla sicurezza urbana

Rimini

IMOLA. Il sindaco di Imola Daniele Manca, nella sua veste di presidente dell’Anci dell’Emilia-Romagna, promuove il decreto per la sicurezza urbana scaturito dal confronto tra le amministrazioni i locali e il Governo. Il decreto ha ricevuto il primo sì in parlamento e Manca è intervenuto per spiegarne i contenuti principali.

«Si tratta di mettere le istituzioni, con le proprie Polizie municipali, nelle condizioni di individuare aree degradate delle città sulle quali, insieme alle altre forze dell’ordine, intervenire con maggiore coerenza», ha spiegato Manca ieri ai microfoni del Tg3 regionale. «Individuiamo delle aree, vediamo se su queste aree ci sono fenomeni crescenti, li segnaliamo alle forze dell’ordine e insieme, nel Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, proviamo a costruire tutti i provvedimenti necessari anche ad espellere le persone».

Le misure di rafforzamento del potere dei primi cittadini, infatti, non prevedono esclusivamente l’erogazione di sanzioni amministrative, ma anche l’allontanamento e il cosiddetto “Daspo urbano”, il divieto di accesso nel territorio a seguito di violazioni ripetute, anche se in casi come questo l’ultima parola spetterà comunque alle Questure.

E intervenendo sulla polemica fra il ministro dell’Interno Marco Minniti e lo scrittore Roberto Saviano, che dalle pagine del quotidiano La Repubblica ha accusato il Decreto di «toni razzisti e classisti» e di criminalizzare le persone che si trovano ai margini, Manca risponde: «Chi legge questo provvedimento come un provvedimento che mette i sindaci nelle condizioni di cacciare le povertà o le fragilità sociali ha sbagliato lettura».

Le norme contenute nel decreto mirano soprattutto ad arginare fenomeni come la prostituzione, l’accattonaggio e il deturpamento degli edifici. E proprio a Imola i maggiori controlli della municipale in tema di degrado e prostituzione vanno nella direzione indicata dal decreto.

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