Rubano cinque quintali di trote stordendole con la corrente elettrica

Rimini

CASTEL SAN PIETRO TERME. Si sono introdotti di notte nell’area di un laghetto per la pesca sportiva e hanno fatto razzia del pesce utilizzando la corrente elettrica. E’ quanto avvenuto nella notte fra venerdì e sabato scorsi a Castel San Pietro Terme, episodio sul quale stanno indagando i carabinieri della Stazione di Castel San Pietro Terme.

Secondo i primi accertamenti, i ladri avrebbero scavalcato la recinzione per introdursi nell’area del “Lago San Martino”, un bacino lacustre utilizzato per la pesca sportiva, situato nell’omonima via di Castello.

Utilizzando un dispositivo alimentato a batteria, sarebbero riusciti a razziare l’ingente quantitativo di pesce mediante scariche di corrente elettrica: sul posto sono state infatti rinvenute alcune trote morte con evidenti segni di bruciature sulle squame.

La stima del pesce portato via - si tratta di trote salmonate - si aggira intorno ai cinque quintali. Secondo il gestore del lago, un 88enne di Castel San Pietro Terme, il danno subito ammonterebbe a circa 1.750 euro.

Sull’ennesimo furto ai danni di attività ha fatto sentire ieri la sua voce la Lega Nord: «Adesso basta! - commenta il consigliere regionale Daniele Marchetti -. Gli episodi di bracconaggio sono fenomeni purtroppo diffusi in tutto il territorio regionale e spesso vedono coinvolte bande provenienti dall’est europeo. E’ ora di intervenire. Chi amministra il territorio deve schierarsi, senza se e senza ma, a fianco delle forze dell’ordine, fornendo loro strumenti e risorse, per contrastare anche questi fenomeni. Così non è proprio possibile andare avanti».

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