Asili, mamme sulle barricate: no ai privati

Rimini

IMOLA. Serrato confronto, ieri in Consiglio comunale, tra assessore alla scuola, genitori e sindacati sui bandi per l'affidamento ai privati di alcune delle 27 sezioni statali dell’infanzia. Mamme e sindacalisti sulle barricate: no ai privati, «il sindaco rispetti quanto ribadito in sede di bilancio: che non ci sarebbe stata alcuna esternalizzazione», e si assumano i lavoratori interinali. Ma il Comune tira dritto: il bando ci sarà, dice l'assessore, ma si apre alle assunzioni. Dopo l'irruzione in Consiglio comunale di genitori e sindacalisti di Cgil e Cisl, è durato un paio di ore l'incontro con l'assessore alla pubblica istruzione Roberto Visani.

«Ribadiamo con forza la nostra contrarietà al progetto approvato dalla Giunta rispondente solo a scelte politiche, che non tengono in considerazione la qualità dei servizi e dell’offerta formativa erogata ai nostri bambini - scrivono i sindacalisti Mirella Collina della Cgil e Stefano Franceschelli della Cisl -. Chiediamo al sindaco di Imola di rispettare quanto ribadito, e cioè che non ci sarebbe stata alcuna esternalizzazione dei servizi dell’infanzia».

La normativa, ricordano i rappresentanti dei lavoratori, «permette di poter assumere personale che non può essere sostituito da altre figure per via della professionalità. In attesa di una stabilizzazione del personale precario, chiediamo di proseguire con l’assunzione degli interinali che stanno garantendo la continuità didattica all’interno dei nidi e dei servizi dell’infanzia - chiosano Collina e Franceschelli -. Su questi temi riteniamo che debba proseguire il confronto con l’amministrazione comunale. Come Cgil e Cisl continueremo la nostra azione per mantenere pubblici i nostri servizi».

Visani, a nome della Giunta, rimane sulle sue posizioni. «Dobbiamo procedere con la gara - ha detto -, ma sia chiaro che è sbagliato parlare di esternalizzazioni, perché la la titolarità del servizio rimarrà in capo al Comune. Dall'altra verificheremo se nel prossimo piano occupazionale sia possibile fare qualche assunzione, parliamo comunque di pochi numeri». (p.c.)

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