Rimini, assalto al Reddito di cittadinanza, ma il sogno è diventare navigator

Rimini

RIMINI. «Ho portato il curriculum per fare il terminator». Sembra la battuta di un film comico, ma non lo è. Gli operatori del Centro per l’impiego si sono trovati di fronte a una donna che nei giorni scorsi si è presentata ai loro sportelli con in mano il curriculum e nel cuore il desiderio di fare il “terminator”. Apparendo chiaro che l’ambizione della donna non fosse quella di sparare a vista e sterminare chiunque si trovasse a “tiro di schioppo”, gli operatori hanno fornito alla signora le indicazioni utili per candidarsi alla posizione di “navigator”. Non senza qualche perplessità. «Ridiamo per non piangere - ha commentato un’impiegata del Centro per l’impiego - di fronte a situazioni del genere non si può non pensare che ci sia qualcosa che “non quadra”. È vero che questo è stato un caso limite, ma non sono di certo poche le persone che si presentano qui per candidarsi come navigator, la nuova figura che si occuperà di accompagnare i percettori del reddito di cittadinanza nella ricerca attiva di un’occupazione, pur non possedendo i requisiti».

Aspiranti navigator

Ad assediare la sala d’aspetto del Centro per l’impiego, ora trasferitosi in via Farini, non sono infatti solamente i (tanti) cittadini interessati al reddito di cittadinanza, ma anche le persone che ambiscono, appunto, a essere assunti come navigatori da Anpal servizi spa, società partecipata del ministero del lavoro. «A tutti loro - prosegue l’impiegata - consigliamo sempre di tenere d’occhio il sito web di Anpal servizi, così da presentare la propria candidatura nei tempi utili e seguendo i criteri indicati». «Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, invece - puntualizza l’operatrice - dobbiamo aspettare il 6 marzo per l’apertura della procedura. Per il momento, possiamo solo dire che a chiedere informazioni sono sempre più persone».

Orario continuato

A confermare il grande clamore suscitato dalla possibilità di vedere rimpinguato il proprio conto corrente con l’assegno o la pensione di cittadinanza sono anche gli addetti del Caf Acli, che dal 6 marzo manterrà parti gli uffici di via Circonvallazione occidentale per l’intera giornata, a partire dalle 8,30 fino alle 19,30, per accogliere i cittadini che desiderano inoltrare le pratiche ai fini del reddito di cittadinanza. «Superano il migliaio le persone che negli ultimi tempi si sono rivolte ai nostri uffici per avere informazioni - riferisce Franco Pirolli, operatore front office - sia over 50 che più giovani, di tutte le età. È davvero impossibile indicare categorie di persone che più di altre si sono dimostrate interessate». E se anche sondare lo spirito con cui si approcciano è «quasi impossibile», come afferma l’impiegato Pirolli, quello che appare chiaro è che ci sono persone in difficoltà economiche tali da dover puntare davvero sul reddito caldeggiato dai 5 stelle per “sfamare” la propria famiglia. «Eppure - puntualizza l’addetto agli sportelli del Caf - a far luce sulle reali intenzioni degli aventi diritto sarà la seconda fase del processo, quella della ricerca attiva dell’occupazione».

Il sì del Senato

A rendere concreta la misura così fortemente voluta dagli esponenti del Movimento 5 stelle è il via libera ottenuto dal “decretone” - come l’ha definito il senatore pentastellato Marco Croatti - da parte di Palazzo Madama con 149 voti favorevoli, passando così in discussione alla Camera per la seconda lettura e l’approvazione definitiva». «Finalmente una svolta epocale a sostegno dei cittadini - afferma Croatti -. Sappiamo bene di avere i riflettori puntati - prosegue il senatore - da parte delle opposizioni e degli enti, ma vigileremo attentamente affinché il sussidio venga destinato allo scopo di sollevare e risanare la soglia di povertà che dilaga in Italia».

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