Rimini, spara dal balcone ai piccioni nel giardino della vicina, condannato

A rimettere ordine c’aveva pensato la polizia. Un equipaggio dell’Ufficio prevenzione generale soccorso pubblico della Questura, a sirene spiegate, era “volato” alle Celle, sede dell’insolito terreno di caccia. Il 50enne, dopo essere stato accompagnato negli uffici di corso d’Augusto, aveva potuto far ritorno sul suo balcone, solo dopo aver ritirato una bella denuncia. Che ora, la procura della Repubblica, ha chiuso con un decreto penale di condanna, provvedimento che può essere applicato solo quando l’indagato può chiudere la sua posizione con una pena pecuniaria. Il reati contestati al 50enne sono getto pericoloso di cose, con riferimento ai pallini esplosi (il fucile ad aria compressa non è considerato arma) e abbattimento non consentito di animali.