Auto blu oltre i limiti di velocità: multe tolte ad assessori e presidente della Regione

Rimini

RIMINI. A tutta velocità, diretta verso un convegno a Carpi, previsto alle 9.30, su “Tutela minori e delle donne vittime di violenza domestica”. Ma a poco più di mezz’ora dall’inizio era ancora in A 14, altezza di Forlì. Ecco il motivo fornito per cui l’auto blu sulla quale viaggiava il 19 marzo 2016 l’assessora regionale al Bilancio, Emma Petitti, stava sfrecciando a una media di 159 chilometri orari, e nel giro di una manciata di minuti l’ex deputata Pd si è presa tre multe per eccesso di velocità: ore 8.53, all’altezza di Forlì; ore 9.09, località Castel San Pietro Terme (Bologna); ore 9.31, località San Cesario sul Panaro (Modena). Una corsa contro il tempo per iniziative di lavoro, hanno motivato dalla Regione, dopo il caso sollevato sulle multe annullate ad assessori regionali e al presidente Stefano Bonaccini.

Caso multe, tolte 16 su 21

Stando alla denuncia fatta da Silvia Piccinini, capogruppo in Regione dei grillini, «sono 21 sanzioni in due anni, 2016 e 2017, quelle elevate ai danni delle auto blu regionali e ben 16, ovvero il 76 per cento, sono state annullate o archiviate per non meglio specificati “impegni istituzionali”».

E la riminese Petitti è rimasta coinvolta in quattro diverse occasioni, sempre nel 2016, riuscendo a salvarsi nella maggior parte dei casi: delle tre multe prese il 19 marzo, ne sono state annullate due, dopo che è stato accolta dai prefetti di turno la motivazione dell’impegno istituzionale; la restante, a Modena, è stata fatta pagare nonostante il tentativo di ricorso. Per quella giornata di multe mattutine si citava anche «un impegno presso la Fondazione modenese Marco Biagi, sul tema del welfare». Dalla locandina dell’evento l’incontro risultava però alle 14.40 e l’intervento della Petitti addirittura alle 16.30. A mettere mano al portafoglio, quindi, è stata la stessa assessora, «ho provveduto personalmente a pagare l’importo (350 euro, ndr)».

La difesa: nessun privilegio

Annullata, invece, una quarta multa che l’esponente del Pd, sempre per eccesso di velocità, ha ricevuto per avere superato i limiti due mesi prima, ovvero il 18 gennaio, alle 16.37, località Bentivoglio (Bologna). In quel caso è stato ancora una volta accolto il ricorso che parlava di un impegno istituzionale: «Un trasferimento da Ferrara, in occasione di un incontro tra gli amministratori regionali e i rappresentanti istituzionali, ad un’altra iniziativa per un convegno sulla Legge sulla parità». Lo spiega la stessa assessora, che in conclusione si difende: «Si è trattato esclusivamente di iniziative istituzionali: non c’è alcun privilegio o trattamento di favore, ma solo tanto lavoro e la presenza costante nei territori. Davvero, e senza alcuna polemica, invito la consigliera del M5s Piccinini a condividere con me una giornata di lavoro, dopodiché parliamo dei privilegi di cui parla senza conoscere la realtà».

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