L'allarme degli apicoltori: migliaia di api allevate tra le case, grande pericolo
Le api regine da trovare
Nel concreto i risultati di questa moda “api in città” sono «devastanti». I professionisti del settore segnalano che gli effetti collaterali si hanno proprio in questo momento dell’anno, quando nascono le nuove api regina e le vecchie vanno via portandosi dietro dal 30 al 50 per cento delle api più anziane. A quel punto ci sono dai 15mila ai 30mila insetti che cercano una nuova sistemazione e in attesa di trovarla si posizionano per un breve periodo nei luoghi più disparati, anche nei centri cittadini: nei cassettoni delle serrande; sotto le auto parcheggiate; contro le serrande dei negozi; i cornicioni di abitazioni private o palazzi pubblici; ma anche chiese e stabilimenti balneari; oppure sulle statue, in mezzo alle piazze.
Rischio punture
L’elenco dei posti è lungo e ogni volta la procedura prevede che «i cittadini coinvolti loro malgrado dall’arrivo di queste migliaia di api chiamino i vigili del fuoco che a loro volta chiamano degli apicoltori i quali si occupano proprio del recupero degli sciami». Si tratta di «operazioni delicate e pericolose», spiega ancora Dettori, perché se è vero che «durante la sciamature le api sono più mansuete», questo stato dura 24 ore, «dopo il rischio di essere punti esiste, eccome».
Servono controlli
Non solo, rincara la dose presidente dell’associazione apicoltori Rimini e Montefeltro, «il problema riguarda anche le deiezioni che decine di migliaia di api producono in città, in strada, sui tetti, sui balconi: a livello igienico ci sono dei danni che vanno debellati». Ecco perché dall’associazione chiedono «dei controlli, le api stanno bene fuori dai centri urbani, non con allevatori improvvisati che seguono mode pericolose». E per questo intendono scrivere anche «all’amministrazione comunale, perché intervenga e monitori una situazione su cui non c’è più tempo da perdere».