Esplode la casa: muore 54enne

Rimini

SAVIGNANO. Dramma mortale in un condominio da 24 appartamenti della zona della stazione, al civico 16 di via Marconi. Un uomo è morto 14 ore dopo lo scoppio del monolocale che aveva in affitto. E’ spirato all’ospedale Maurizio Bufalini di Cesena dove era stato trasportato per le profonde ustioni riportate.

E’ Pier Paolo Burioli, 54 anni, originario di Longiano dove aveva sempre vissuto assieme alla madre. Una famiglia molto conosciuta la sua nel borgo collinare perché il padre fu anche sindaco. Ad ucciderlo è stata un’esplosione causata dal gas che aveva semi saturato i 25 metri quadrati che l’uomo aveva in affitto a fianco di una lavanderia in comune per tutta la palazzina. Lo stabile è composto da 24 case, i cui residenti sono stati svegliati bruscamente nella tarda serata di due notti fa da una deflagrazione devastante avvenuta al 5° piano, sul lato interno della costruzione, retrostante la strada della stazione ferroviaria.

Erano le 23.40 circa quando è avvenuta l’esplosione. Le cause dell’accaduto sono ancora in fase di ricostruzione da parte dei carabinieri di Savignano e del Nucleo Investigativo di Forlì per conto del pm Lucia Spirito. Impossibile per ora chiarire i “perché” della vicenda. Che il principale protagonista della stessa non potrà più chiarire a voce con nessuno.

L’esplosione ha scagliato frammenti di finestre e di mobili in strada per un raggio di 50 metri. I detriti hanno colpito anche le vetture in sosta in strada, danneggiandole.

Ciò che i vigili del fuoco hanno capito, intervenendo per domare l’incendio, mettere in sicurezza l’area e tentare di salvare Pier Paolo Burioli, è che la stanza dove viveva l’uomo si era per qualche motivo riempita di gas. Una scintilla per l’accensione di una luce o di una sigaretta, o una qualsiasi altra forma di fiamma libera, ha dato vita alla detonazione.

Burioli era seminudo. Non è escluso stesse dormendo o riposando sul divano letto della casa. Per dare un’idea della forza dello scoppio basti pensare che nella lavanderia in comune del condominio, posta a fianco della casa dell’incidente, lo spostamento d’aria ha scagliato una lavatrice a una ventina di metri di distanza.

Tutta la struttura condominiale ha retto l’urto. Il monolocale no. Una delle poche pareti interne è andata distrutta e quando i primi soccorritori sono arrivati sul posto l’ambiente era pieno di fumo e fiamme, alimentate soprattutto dal materasso sul quale, fino a pochi istanti prima, si pensa che presumibilmente si trovasse il 54enne.

I condomini si sono subito riversati in strada per cercare di capire l’accaduto. Ad agire in maniera più fulminea è stato uno dei vicini dell’uomo. Che dalla scala a fianco si è coraggiosamente lanciato nell’appartamento in fiamme. Ha prima chiuso la valvola del gas che si trovava nel corridoio. Poi si è dotato di manichetta anti incendio e si è fatto largo per spegnere le fiamme.

Quasi subito sul posto e in rapida successione sono arrivati anche il 118 del servizio ambulanze (con più mezzi) e i vigili del fuoco di Cesena, Forlì e Rimini, dotati di autoscala.

Dopo la stabilizzazione del ferito, per trasportarlo in ospedale l’uomo è stato sedato, intubato e calato dall’alto fino a terra con una barella. Poi la corsa al Bufalini in ambulanza e il ricovero nel centro Grandi ustionati. Mentre sul posto i vicini scossi pulivano le macerie in strada e le forze dell’ordine e di pubblica sicurezza controllavano la stabilità del condominio, iniziando anche a cercare di capire una cosa che è ancora misteriosa: come sia avvenuta la detonazione.

Al momento pare possa essersi trattato di fattori accidentali. Come gas fuoriuscito da una perdita o per una pentola lasciata distrattamente incustodita sui fornelli. Serviranno giorni di accertamenti serrati per chiarire. Il monolocale è distrutto e il suo inquilino non può più spiegare nulla. Pier Paolo Burioli ieri è morto al Bufalini. Quattordici ore dopo l’incidente che ha gettato nel panico una fetta consistente di quartiere.

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