Evade dal carcere saltando il muro

Rimini

FORLÌ. Avrebbe dovuto restare in carcere fino al 2022 - quando sarebbe finita la pena che doveva scontare - ma, evidentemente, non ne poteva più visto che ieri pomeriggio è riuscito per pochi minuti ad evadere dalla Casa circondariale di via della Rocca prima di essere ripreso dagli agenti di Polizia penitenziaria.

In base ad una prima ricostruzione - che sarà sottoposta al vaglio dell’indagine interna - l’uomo, approfittando dell’ora d’aria, ha scavalcato un primo muro di cinta ingaggiando una rapida colluttazione con una guardia penitenziaria, che ha riportato 7 giorni di prognosi, prima di buttarsi dall’alto da una altezza di sei metri circa. In quel momento, vista la violenza della caduta, si è procurato alcune fratture ai piedi, nonostante le quali ha scavalcato l’ultimo muro per poi saltare nel fossato che circonda il carcere, attraversare via della Rocca e rifugiarsi nel giardino di una villa. Ma l’allarme era già scattato e 4 agenti, coadiuvati da un collega della Polizia di Stato che, libero dal servizio, è accorso in supporto, lo hanno bloccato dopo una seconda colluttazione, nella quale un altro agente ha riportato contusioni per 10 giorni di prognosi. Il detenuto una volta preso è stato portato al Pronto soccorso del “Morgagni-Pierantoni” per le cure del caso. Alla luce del grave episodio i sindacalisti Domenico Maldarizzi, della segreteria regionale della Uil Pa-Polizia penitenziaria, e Michele Piccinini, segretario provinciale del Sappe, lamentano «la grave carenza strutturale dell’istituto di pena forlivese nel quale mancano mezzi e investimenti». Il tutto in attesa della nuova struttura che si sta costruendo al Quattro e la cui disponibilità è ancora incerta.

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