Un sampierano darà la pineta a Dubai

Rimini

S.PIERO. Dai lupi delle fresche foreste della Lama e di Sasso Fratino ai cammelli del torrido deserto della penisola arabica e di Dubai, passando per le suggestive volte della pineta della Tenuta di San Rossore, in Toscana. E’ il percorso che sta portando Andrea Boscherini, giovane sampierano ricercatore e progettista negli interventi di gestione naturalistica, in un’impresa “mondiale”. L’obiettivo è realizzare a Dubai una pineta come quella della tenuta di San Rossore.

Quando gli arabi si “innamorano” di qualcosa fanno il possibile per averlo, e i mezzi economici non mancano. «A febbraio torneremo a Dubai - spiega Boscherini -, adesso sto terminando la redazione del progetto». Un primo sopralluogo negli Emirati si è svolto a metà dicembre, col gruppo di lavoro composto anche dal direttore del Parco Tenuta San Rossore e dal rappresentante della Presidenza della Repubblica (proprietaria dell’area della tenuta) che ha incontrato i responsabili del Ministero dell’Ambiente e il “Mayor” del paesaggio. A Dubai il gruppo è stato ospitato dal colonnello dell’esercito degli Emirati che gestisce uno dei più importanti ippodromi. Eh sì, perché tutto è nato attraverso la grande passione degli sceicchi arabi per le corse dei cavalli.

«La scorsa estate - racconta Boscherini - è venuto a San Rossore, per assistere a una gara di endurance (gare equestri di resistenza alle quali sono portati in particolare i cavalli arabi), lo sceicco Mohammed Bin Rashid Al Maktum, primo ministro degli Emirati Arabi Uniti. Durante la visita alla tenuta è rimasto profondamente colpito dall'effetto a volta creato dai pini secolari del parco. Anche il principe, Prince Fazza, ha appoggiato con entusiasmo la proposta del padre. Lo sceicco ha chiesto di creare un gruppo di lavoro per questo progetto del quale, con grande piacere, faccio parte».

L’idea potrebbe apparire un po’ stravagante e balzana, ma per Boscherini, già indicato come “capo-progetto” potrebbe diventare una importante sperimentazione che lega gestione naturalistica, verde, riutilizzo di risorse e utilizzo di energia pulita. «Il problema del mondo è la desertificazione - ricorda il nostro progettista -, perché non provare a creare verde e forestazione utilizzando sistemi innovativi? L'acqua usata per la futura irrigazione di questa pineta deriverà dalla depurazione delle acque provenienti dalle fognature di Dubai, grazie alle tecnologie più avanzate di ingegneria che hanno consentito la realizzazione del più grande impianto di depurazione al mondo. L'energia elettrica sarà fornita inoltre, entro il 2017, anche in questo caso dal più grande impianto solare al mondo».

Un progetto ambizioso quindi, anche in ottica di Dubai Expo 2020, nella quale si punterà all'uso delle energie pulite per fornire servizi e beni alla popolazione, e di grande durata, sapendo che non si investe per domani o dopodomani, ma che la pineta e la forestazione la vedranno i nipoti.

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