Fondo anti-slot: bando nel 2016

Rimini

CESENA. Misure per contrastare il gioco d’azzardo: l’amministrazione comunale, pungolata da Filippo Pieri e dal gruppo slot-mob, rivendica quanto fatto fin dal 2012 e conferma che nel 2016 verrà predisposto il bando per premiare con i 20 mila euro del fondo già istituito gli esercenti che rimuoveranno le macchinette dai loro locali.

La somma disponibile sarà anzi rimpinguata, visto che arriverà una fetta dei 150 mila euro stanziati dalla Regione per questo scopo. Proprio l’attesa di questo provvedimento - sostiene la giunta Lucchi - è una delle ragioni per cui il bando comunale è ancora in standby.

Il problema delle ludopatie viene preso molto sul serio a Palazzo Albornoz e l’invito è quello a «non mettere in campo strumentalizzazioni», impegnandosi invece sul tema in modo bipartisan, come si fece fin dalla «prima delibera di contrasto al gioco d’azzardo, che nel 2012 fu approvata dal consiglio comunale all’unanimità».

Attualmente, in seguito alle liberalizzazioni legislative, a Cesena si contano 31 “sale slot” autorizzate dalla Questura e oltre a queste ci sono molte decine di altri locali, fra pubblici esercizi e tabaccherie, in cui sono presenti macchinette, gratta e vinci e altri giochi insidiosi per chi si fa prendere la mano dalle scommesse. Inoltre - ricorda l’amministrazione - anche da casa propria, collegandosi in rete, è possibile giocare “a soldi”. Insomma, i pericoli «sono assolutamente a portata di mano, soprattutto per i più giovani».

La punta dell’iceberg di una piaga che sta facendo danni devastanti si vede già. Le persone seguite dal Sert perché soffrono di una dipendenza patologica cronica dal gioco sono circa 70, pari al 7 per cento degli utenti in carico a questo servizio per varie problematiche, dall’alcolismo alla tossicodipendenza.

Il Comune e lo stesso Sert stanno cercando di reagire in vari modi, che la giunta riepiloga: «Nel 2012 c’è stata l’istituzione del tavolo locale sul contrasto al gioco d’azzardo quale ambito di confronto e programmazione delle attività: ne fanno parte Comune, Serrt, associazioni dei pubblici esercizi, associazione giocatori anonimi, operatori di strada e dal 2014 si sono affiancate le associazioni cittadine aderenti alla Rete slot-mob. Nel 2013 è stata avviata la campagna comunale di comunicazione e informazione sui rischi del gioco d’azzardo patologico, finanziata dai gruppi consiliari, e sono stati realizzati interventi diretti degli operatori di strada nei confronti dei giocatori, nei luoghi di gioco. Inoltre, il Sert ha organizzato un incontro rivolto alle scuole. Nel 2014 e anche nel 2015 sono stati organizzati vari incontri di sensibilizzazione nei quartieri e, su richiesta delle organizzazioni di categoria, è stata decisa la riduzione del 50 per cento della tassa di occupazione di suolo pubblico per tutte le attività che rinunciavano alle slot».

Tra le decisioni prese più di recente su questo versante c’è quella del 12 ottobre, quando «il tavolo di contrasto al gioco patologico convocato in Comune ha deciso di aggiornare la campagna informativa già fatta tre anni fa, di proseguire le iniziative di informazione e sensibilizzazione nei quartieri e di chiedere nuovamente al Sert di programmare alcune iniziative nelle scuole».

E l’attività degli operatori di strada, che gli attivisti anti-slot lamentano essere “congelata” dopo il corso di formazione che si è svolto nel 2014? «La prevenzione o riduzione del danno - sottolinea l’amministrazione comunale - è gestita completamente con le risorse economiche del Sert, provenienti dai fondi vincolati regionali. Dunque sono il Sert e l’Ausl della Romagna ad avere tutti gli elementi per dare operatività a tale servizio e non esiste alcuna convenzione, in itinere o congelata, in capo al Comune».

Sempre nella riunione tenuta un paio di mesi fa, si è ribadita l’intenzione di emanare nel 2016 un bando per mettere a disposizione incentivi rivolti alle attività economiche che decidano di eliminare slot o macchinette. Questa volontà dovrebbe essere rafforzata da un emendamento al bilancio 2016 presentato dal gruppo consigliare del Partito Democratico, che - conclude la giunta Lucchi - «ci auguriamo venga votato da tutto il consiglio comunale».

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