Dal 2012 pressione fiscale scesa del 5 per cento

Rimini

RIMINI. Pressione fiscale inalterata, "forte" contenimento della spesa corrente e progressiva riduzione del debito. Arriva oggi in commissione il via libera a maggioranza al bilancio di previsione armonizzato 2016-2018 del Comune di Rimini, che la settimana prossima approderà in consiglio comunale. I pilastri su cui si fonda, spiega l'assessore competente Gian Luca Brasini, sono appunto in primo luogo "l'invarianza della pressione fiscale". Con la precisazione che "a dispetto di qualche interpretazione forzatamente errata, dal 2012 al 2015 la pressione fiscale pro capite per la quota destinata al Comune è calata del 5%, quella sulla prima casa addirittura del 10%". Così "Rimini è il capoluogo della regione con la pressione fiscale procapite più leggera ed è anche tra i capoluoghi in Italia con l'addizionale Irpef più bassa, quarto su 102". Sarà inoltre ridotta di oltre 2,6 milioni di euro la spesa corrente, senza toccare welfare, pubblica istruzione e sicurezza. Prosegue poi la riduzione del debito, oltre 20 milioni in cinque anni, così come l'investimento in opere strategiche: dal 2011 al 2015 sono stati effettuati pagamenti di parte straordinaria per un totale di circa 141 milioni di euro, mentre solo per il 2016 sono in programma opere per 41 milioni di euro. Si tratta, conclude Brasini, del primo bilancio armonizzato che, con l'approvazione prima del 31 dicembre, "garantirà'' non solo per vantaggi di natura tecnica e contabile, ma soprattutto consentirà di finanziare il piano triennale dei lavori pubblici, dando così il via libera ai cantieri e ai servizi e concludere il percorso di cambiamento della città che abbiamo avviato".

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