Sigilli alla pala eolica sulla diga foranea

Rimini

RAVENNA. Contratto scaduto e nessun accatastamento: nessun versamento dell’Imu per la pala eolica e la Guardia di Finanza la sequestra. Sono stati gli uomini della sezione operativa navale della Guardia di Finanza di Marina, guidati dal luogotenente Salvatore Fasiello, ad apporre i sigilli l’altro ieri alla maestosa pala eolica installata sulla diga foranea di Marina di Ravenna: si tratta di un sequestro probatorio in attesa di convalida e la guardia di finanza lo avrebbe predisposto nell’ambito di una serie di controlli lungo le dighe e sui capanni che insistono su terreni dove è necessario avere una concessione demaniale. Nel dettaglio, stando a quanto ricostruito dalla sezione navale delle Fiamme gialle, la pala eolica sarebbe stata installata in virtù di un contratto di comodato d’uso stretto tra la società e l’Autorità portuale e risultato però scaduto a dicembre scorso. Dal primo gennaio, dunque, se la società avesse voluto mantenere sul posto il mini impianto eolico, avrebbe dovuto richiedere il rinnovo del contratto. In assenza di quello, la pala risulterebbe non avere alcuna autorizzazione per stare sul posto. Sempre secondo gli accertamenti della Guardia di Finanza, l’impianto non sarebbe stato nemmeno accatastato: ragion per cui, risulterebbe evasa anche la quota dell’Imu dovuta al Comune dal 2010 al 2014. La notizia è rimbalzata in poco anche sui social dove il primo a postare la foto della pala sequestrata è stato il bagnino di Punta Marina, Luca Rosetti. Nel frattempo, proseguono invece gli accertamenti sui manufatti che insistono sui terreni demaniali pur senza concessione pagata. (p.c.)

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