Trovata morta in casa, giallo per una 54enne

Rimini

MELDOLA. La 54enne Paola Dolcini è morta da oltre una settimana, trovata priva di vita dal figlio la notte di venerdì 18 settembre nel letto dell’appartamento dove i due abitavano, ma sulle cause del decesso regna ancora il più fitto mistero. Al punto che i Carabinieri di Meldola, coadiuvati dai colleghi di Forlì, stanno portando avanti accurate indagini per ricostruire gli ultimi istanti di vita della donna.

E la notizia, come conferma il sindaco Gianluca Zattini, ha suscitato sconcerto e dolore in tutta la cittadina per l’unanime stima che la vittima aveva sempre riscosso tra amici e conoscenti, in gran parte del mondo cattolico locale, e per la notorietà e la serietà della sua famiglia di origine.

«Persone conosciute e rispettate da tutti - sottolinea Zattini -. E’ un fatto che ci addolora molto».

Non a caso lunedì scorso, a poco più di 48 ore dalla scomparsa, la chiesa di San Nicolò aveva accolto una affollata veglia di preghiera in suffragio della donna e a sostegno dei famigliari.

Paola Dolcini, nata nel 1961 e impiegata in una azienda forlivese, era separata da anni e viveva in una palazzina nei pressi del supermercato Conad, all’ingresso del paese.

E’ stato il figlio 26enne, una volta fatta la tragica scoperta, a chiamare subito i soccorsi. I medici del 118 hanno subito mostrato alcune perplessità sulle condizioni in cui era stato trovato il corpo, suffragate dalla successiva visita del medico legale - chiesta dai Carabinieri - che sta tuttora proseguendo tutti gli esami di rito per accertare i motivi della morte. Esami che dovrebbero richiedere alcune settimane, durante le quali potrebbe non essere dato il nulla osta per i funerali. A seguire le indagini il pubblico ministero Laura Brunelli. Nelle ore immediatamente successive alla scoperta del corpo anche il figlio è stato sentito dagli inquirenti per acquisire il maggior numero possibile di informazioni utili a indirizzare il lavoro d’indagine. Sul posto è stata chiamata anche la Scientifica, che ha controllato nei minimi dettagli sia l’appartamento sia il garage della vittima.

Non solo, sono state pure acquisite le immagini registrate dalle telecamere del circuito di sicurezza del vicino supermercato, che coprono un’area abbastanza vasta della zona antistante la casa della Dolcini. Insomma, pur mantenendo giustamente il massimo riserbo, il lavoro dei Carabinieri prosegue in maniera serrata e non sta lasciando nulla al caso.

La vicenda ha tenuto banco in tutti i luoghi d’incontro della cittadina bidentina e sono in molti ad aspettare le conclusioni dell’inchiesta anche con una certa preoccupazione. Ma, come ricordato, gli esami in corso richiederanno molto tempo e fino a quel momento questa sarà una morte che resterà ancora tinta di giallo.

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