Sale giochi, slot e videolottery; solo 31 luoghi su 175 sono in regola

Rimini

FORLI'.Sono 175 i locali che propongono di giocare d’azzardo in vario modo e in vari contesti, dalla sala giochi vera e propria alla macchinetta solitaria all’interno di una tabaccheria. I luoghi che la normativa regionale definisce “sensibili” sono 284. La sovrapposizione delle due mappe rivela oggi un dato sorprendente: solo 31 locali risultano in regola con la legge regionale sul contrasto alla ludopatia, le altre 144 dovranno liberarsi delle “macchinette”, allontanarsi, o chiudere.

La mappatura

Gli uffici tecnici comunali si sono messi al lavoro nel luglio scorso e hanno geolocalizzato, in base alle informazioni ottenute da Agenzia dei monopoli di Stato e questura, oltre che i dati delle proprie autorizzazioni, i luoghi contenenti slot e affini: 8 sale giochi, 18 sale scommesse, 14 sale videolottery e 135 esercizi che hanno altra natura ma propongono anche la possibilità di giocare. La stessa cosa è stata fatta con i luoghi da cui questi dovrebbero mantenersi ad almeno 500 metri di distanza, ovvero con i 92 istituti scolastici, 71 luoghi di culto, 3 ospedali e case di cura, 36 impianti sportivi, 3 centri di aggregazione giovanile, 79 centri di assistenza/accoglienza per adulti. Il risultato, nel dettaglio, è che nessuna delle 8 sale giochi è sufficientemente lontana e quindi tutte dovrebbero spostarsi o chiudere; delle sale scommesse se ne “salvano” 4, delle sale videolottery solo 6 sono a distanza regolare, e fra i 135 esercizi misti, 21 sono al posto consentito, gli altri 114 dovranno dismettere le slot o traslocare. Il settore comunque avrebbe già “tirato il freno”, come conferma la dirigente comunale del settore Valentina Piolanti: «Nuove sale giochi non ne autorizziamo più dal 2013. Da una anno non abbiamo richieste nemmeno per installazioni nuove».

Interventi ulteriori

La giunta ha inoltre già approvato quattro misure per scoraggiare il gioco. Non darà più patrocini agli eventi in cui siano presenti fra gli sponsor o gli espositori soggetti che a vario titolo favoriscano o inducano la dipendenza al gioco d’azzardo. Verrà vietata l’installazione di insegne e l’affissione e pubblicità in tema. Il Comune e le proprie società partecipate si vincolano a non stipulare contratti di concessione e locazione a chi voglia aprire attività di gioco d’azzardo o che preveda di installare slot. Infine il Comune ha stabilito che agli stessi soggetti non erogherà contributi.

Nei prossimi sei mesi

Nei prossimi sei mesi, spiega l’assessore Raoul Mosconi, si procederà con la seconda fase e la comunicazione ai titolari del relativo procedimento di variazione o eventualmente di chiusura, con proroga di altri sei per chi trasloca; varrà da subito il divieto di installare nuovi apparecchi e di rinnovare le concessioni in uso. Nel territorio dell’Unione sono altri 6 i Comuni che hanno a loro volta completato la mappatura e adottato le medesime misure, si tratta di: Galeata, Civitella, Santa Sofia, Premilcuore, Bertinoro e Castrocaro, mentre Portico di Romagna sarebbe già “slot free”.

«Nessuna droga aveva fino ad oggi toccato gli anziani, il gioco patologico ci è riuscito – dice l’assessore Raoul Mosconi –. La nostra città sarà migliore senza gioco d’azzardo, insieme a tutte le forze sociali e politiche vogliamo aiutare le persone a uscire dalle dipendenze patologiche».

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