«Gli anziani ancora alla guida non devono essere un pericolo»
L’allarme
A gettare il sasso nello stagno, come sua abitudine, all’indomani dell’incidente nel quale ha perso la vita la 31enne castrocarese Elisa Mercuri, travolta da un 83enne alla guida di una 500 vecchio modello il giorno di Ognissanti e il cui decesso è stato ufficializzato ieri dall’ospedale “Bufalini”, è Giordano Biserni, presidente dell’Associazione nazionale sostenitori amici Polizia stradale che ha sede a Forlì. «Occorreranno verifiche più approfondite e puntuali da parte dei medici che rilasciano certificazioni sulle condizioni psicofisiche degli anziani – ribadisce Biserni –. In tutto questo giocherà un ruolo chiave la famiglia, sono i parenti che devono fare squadra con i medici perché riescono a capire meglio quali sono le reali condizioni in cui versa l'anziano in possesso di patente di guida. Credo che questo passaggio sia moralmente doveroso perché non sono solo vista e l'udito a fare la differenza, come banalmente si crede, ma anche le condizioni psicologiche e la reattività degli interessati sono importantissime».
Gli interrogativi
Dall’inizio dell’anno ammonta a 24 il numero degli incidenti stradali mortali all'interno dei confini della provincia di Forlì-Cesena e 13 quelli avvenuti su suolo forlivese, compreso quello avvenuto mercoledì a Castrocaro. «Per chi si occupa di sicurezza stradale da decenni questo episodio non può che rappresentare una amara sconfitta – riprende Biserni –. La morte sulla strada è sempre assurda e incomprensibile, ma quando a perdere la vita è una ragazza di 31 anni che in una mattinata assolata semplicemente passeggia sul lato giusto della strada e viene travolta alle spalle da una vecchia Fiat 500 condotta da un anziano 83enne, il quale neppure si ferma nell’immediatezza perché non si rende conto esattamente di quello che è successo, tutto diventa incomprensibile e ingiusto. E su quell’asfalto, che conosciamo, sotto quel sole rimane l’ombra di tante domande per le quali non abbiamo una pronta risposta».
Bilancio tragico
Con Elisa Mercuri salgono a 26 le vittime di incidenti stradali solo nel 2017; di queste 2 tra i 18 e i 30 anni, 13 quelle dai 30 ai 65 anni mentre 11 i decessi oltre i 65 anni. Non solo, di queste 26 vittime 12 sono conducenti o trasportati di veicoli, 3 i ciclisti, 4 i pedoni e 8 i motociclisti. Asaps probabilmente non chiederà di essere parte civile nel possibile processo per l'incidente in cui la vita di Elisa Mercuri è stata spezzata, come invece è accaduto in altre situazioni. «Solitamente quando lo abbiamo fatto si trattava di casi legati principalmente all'abuso di alcol o sostanze stupefacenti da parte di chi si trovava alla guida – conclude Biserni –. Io non conosco la segnaletica orizzontale presente sul luogo dell'incidente, ma dopo i rilievi delle forze dell'ordine saranno le autorità competenti a stabilire se ci sono gli estremi o le condizioni prefigurate dalle legge per parlare di omicidio stradale».