Padre e figlio indagati per bancarotta fraudolenta

Rimini

FORLÌ. Fallimento da 21 milioni di euro per una società di costruzioni forlivese, e la Guardia di finanza indaga padre e figlio per bancarotta fraudolenta. Le indagini erano iniziate a seguito del fallimento di una società che costruiva e vendeva, o dava in affitto, appartamenti e villette a schiera nel territorio di Forlì e dintorni. A seguito della crisi del settore immobiliare, la società era fallita all’inizio del 2014. La Procura della Repubblica di Forlì ha delegato alla Guardia di Finanza di Forlì approfondimenti investigativi per verificare se vi fosse stato un ritardo nella richiesta di autofallimento ed eventuali “condotte distrattive”. Le indagini si sono focalizzate nel confronto tra quanto inventariato dal curatore e quanto risultante contabilmente nell’attivo della società e della ditta individuale. Inoltre, dal controllo dei conti correnti e della cassa della società sono emersi anomali prelievi di contante e assegni per pagamenti estranei all’attività d’impresa, per più di 3 milioni di euro negli ultimi 4 anni, di cui 1,1 milioni a favore degli stessi soci, padre e figlio di 62 e 36 anni entrambi di Forlì che ora hanno ricevuto l’avviso di conclusione indagini a firma della pm Francesca Rago per bancarotta fraudolenta patrimoniale aggravata per la distrazione di attività per 1.200.000 euro tra liquidità e beni mobili e per aver aggravato il dissesto astenendosi dal richiedere tempestivamente il fallimento.

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