Allarme radiazioni: «Non abbiate paura»
MELDOLA. Trasparenza e massimo rispetto della salute pubblica sono i punti fermi che, dal sindaco Gian Luca Zattini al professor Dino Amadori, sono stati ribaditi davanti ad un teatro “Dragoni” gremito da oltre 400 persone che ieri sera hanno partecipato all’assemblea pubblica promossa dal Comune dopo l’allarme diffuso tra la popolazione per eventuali picchi radioattivi provenienti dall’Irst-Irccs dopo l’allarme sollevato nei giorni scorsi dalla relazione di un ex consulente dell’Istituto tumori, l’ingegner Marcello Benassi che ieri – pur invitato – non ha partecipato all’incontro. «La popolazione locale stia tranquilla l’emissione di radiazioni che provengono dal ciclotrone a servizio della Radiofarmacia dell’Istituto tumori rientra nei parametri di legge e non è fonte di pericolo per la salute pubblica». A sottolinearlo con forza sono stati tutti gli esperti che, schierati dietro un lungo tavolo sul palco, hanno – ognuno per le proprie competenze – analizzato nel dettaglio la situazione, anticipati dal sindaco che ha rivendicato “la grande trasparenza adottata dal Comune nella vicenda” e il suo ruolo di “difensore della salute pubblica”, rispedendo al mittente la richiesta di dimissioni.
Un incontro nato anche dall’onda emotiva, non ancora placata, scatenata dai due casi di leucemia infantile registrati nella primavera scorsa in una scuola materna locale, che avevano seminato timori e paura tra decine di famiglie dando il là alla nascita del Comitato salute e ambiente Meldola e Valle del Bidente che, da quel momento, ha chiesto la massima chiarezza sul procedimento di produzione dei radiofarmaci, sulle emissioni di radioattività nell’aria e sull’incidenza dei tumori sia infantili sia in età adulta tra la popolazione locale. Dino Amadori ha messo sul piatto la propria “storia personale a difesa della salute pubblica” per sgombrare il campo da sospetti su eventuali interessi da parte dell’Istituto che ha fondato, mentre i dirigenti di Ausl Romagna e di Arpae – numeri alla mano – hanno ribadito l’assenza di fattori di rischio all’interno della scuola dove si sono manifestati i due casi di leucemie e per quanto riguarda l’attività della Radiofarmacia. Nei prossimi giorni si vedrà quanto queste parole hanno effettivamente tranquillizzate i meldolesi che, in ogni caso, hanno dato una grande prova di senso civico e partecipazione alla vita democratica della loro città.