Entro il 2020 Ztl su tutto il centro

Rimini

FORLÌ. «Non vogliamo svolgere il compitino, ma costruire un progetto che proietti la città nel futuro e per riuscirci dobbiamo crederci tutti, facendo uno scatto di coscienza collettiva». Così l’assessore alla Mobilità, Nevio Zaccarelli, ha tracciato l’orizzonte ideale al quale tende il lavoro che porterà il Comune a dotarsi del nuovo Piano generale del traffico urbano. I tempi per adottare prima, ed approvare poi in consiglio comunale, lo strumento di pianificazione che sostituirà quello vigente dal 2007, non saranno brevi, ma come maggioranza e opposizione in coro hanno già chiesto ieri al primo passaggio in commissione, non dovranno neppure essere biblici. Il percorso di confronto partecipativo sui progetti, dovrà partire subito ed essere rapido e ficcante. Anche perché tutta l’analisi dello stato dell’arte e delle criticità presenti, è già stata svolta dall’equipe di consulenti tecnici esterni di cui si è avvalsa “Forlì mobilità integrata”.

Cinque mesi di monitoraggi anche coi droni e 66 punti di rilevamento del traffico, per mappare 409 direttrici di mobilità urbana.

Risultati. Riscontri da un lato buoni, perché con la Tangenziale il traffico si è sgravato del 10 per cento in centro storico e anche del 50 per cento su assi quali i viali Due Giugno e Risorgimento e le vie Campo di Marte, Gramsci, Bertini e Zangheri. Dall’altro, però, i problemi rimangono: uso degli autobus che nelle abitudini di spostamento pesa appena per il 5 per cento, parcheggio selvaggio vicino alle scuole, incidentalità alta, piste ciclabili incomplete.

Scenari. Sulla scia di quelli dettati dalla Regione, gli obiettivi sono alti. Entro il 2020 estendere, per gradi, la zona a traffico limitato dal 20 per cento attuale alla totalità del centro storico e quella pedonale dal 7 al 20 per cento dell’area. Le ciclabili devono passare da 0,8 metri a 1,5 metri per abitante e di contro la ripartizione modale dei movimenti in auto deve calare dal 63,5 al 50 per cento a fronte di un incremento del 10 per cento di quella in autobus.

Idee alle Porte. Per Zaccarelli bisogna «lavorare subito sulle vecchie circonvallazioni e sul nodo critico della Rocca di Ravaldino». E infatti i primi piani riguardano proprio le Porte. A Schiavonia nasceranno due rotatorie per tornare a immettersi da viale Salinatore direttamente su viale Bologna eliminando il giro da via del Portonaccio e viale Italia. A piazzale Ravaldino, poi, via i semafori e rivoluzione con nuove ciclabili, una maxi rotatoria e il ritorno al doppio senso di circolazione su ultimo tratto di viale Salinatore, via Giovanni dalle Bande Nere e viale Corridoni, ai cui incroci con via Decio Raggi e viale 2 Giugno sorgeranno altre due rotonde. «Vogliamo ridurre il traffico su via della Rocca e via Caterina Sforza, riqualificandole e riportando il flusso sui viali storici».

Largo alla bici. In cantiere percorsi bici-pedoni dai parcheggi a piazza Saffi e al San Domenico, 4 nuovi punti “bike sharing”, nuove rastrelliere in centro e una vera e propria Ciclostazione protetta situata tra i due terminal del trasporto pubblico locale in via Volta.

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