Inceneritore Mengozzi, 5mila firme per dire no all'aumento dei rifiuti

Rimini

FORLÌ. Sono 5mila le firme raccolte dal 18 marzo scorso con la petizione promossa dal Forum No Inceneritori Forlì - Romagna consegnate ieri alla Regione e indirizzate al presidente Stefano Bonaccini, per chiedere di non potenziare la portata dell’inceneritore di rifiuti sanitari Mengozzi, a fianco dell’impianto di Hera nel quartiere di Coriano.

«Zona - ricorda il Forum - fortemente urbanizzata, che vede, a meno di due chilometri dagli impianti: 2 scuole elementari, 2 scuole medie, 2 asili e altrettante scuole materne. Nell’appello attivato sulla piattaforma “change.org” ogni firmatario ha motivato l’adesione con propri commenti puntuali e appropriati».

Tutti con il comune denominatore della forte preoccupazione per la salute. «La maggior parte dei firmatari - sottolinea, infatti, il Forum - sono genitori preoccupati per la salute dei propri familiari, dei propri figli, degli amici, dei colleghi di lavoro, dei conoscenti e dei vicini di casa che subiscono da decenni gli effetti dannosi degli scarichi inquinanti dei due inceneritori forlivesi di rifiuti».

«Migliaia di cittadini e gente comune - prosegue la nota - che, dopo una serie di incomprensibili decisioni amministrative che favoriscono lo smaltimento dei rifiuti attraverso la combustione, ora sono stanchi di sopportare scelte sulla loro pelle senza neanche essere stati consultati in proposito, come se si trattasse di questioni puramente tecniche e non politico-sociali di interesse comune e collettivo».

L’appello per il quale è stata chiesta l’adesione è stato motivato «dall’esigenza di informare l’opinione pubblica sulle scelte che l’organismo tecnico amministrativo Arpae (Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia dell’Emilia-Romagna) sta adottando in merito all’aumento della quantità di combustione dei rifiuti speciali pericolosi di origine ospedaliera dell’impresa privata proprietaria dell’impianto forlivese di incenerimento dei rifiuti sanitari». Una azione che mira anche a «sollecitare i decisori politici regionali e locali per prendere in considerazione la contrarietà dei cittadini all’ipotesi di incrementare la potenzialità di quell’impianto industriale». Motivo per cui il Forum chiede un incontro a presidente e assessori regionali per consegnare di persona appello e sottoscrizioni, invitando allo stesso tempo il Comune ad avviare «un confronto politico serrato con gli amministratori regionali entro tempi brevissimi per ottenere il diniego dell’autorizzazione in corso».

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