Macfrut, il battesimo è subito da record: 200 aziende in più, attesi 35mila visitatori

Rimini

RIMINI. Sbarca per la prima volta a Rimini, dal 23 al 25 settembre, Macfrut la più importante fiera nazionale dell’ortofrutta, una delle più importanti d’Europa. Si tratta dell’edizione numero 32 che già si preannuncia come quella dei record. Il taglio del nastro sarà affidato al ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina, a testimonianza del sostegno del governo alla manifestazione, l’unica finanziata dal ministero dello Sviluppo economico.

I numeri. Il successo del nuovo Macfrut è già certificato dalle cifre. L’area fieristica passa dai 20mila metri quadrati di Cesena ai 33mila di Rimini. Gli espositori crescono dagli 800 del 2014 agli oltre mille di quest’anno. «Avevamo opzionato 2mila pernottamenti, abbiamo già raggiunto quota 6mila. Pensavamo di occupare cinque padiglioni e ci siamo allargati a sei» rivela Renzo Piraccini presidente di Cesena Fiera.

L’edizione 2015 di Macfrut punta anche su un sostanzioso aumento dei partecipanti da 25mila fino a quota 35mila. Senza tralasciare i 53 eventi: oltre ai tradizionali convegni e workshop quest’anno ci saranno anche meeting e convention delle principali aziende espositrici con operatori da tutto il mondo. Fra queste: la neozelandese Zespri, l’americana Sun World, Coop Italia, Jingold, Terremerse, Apofruit, Besana Vitroplant. Attesi 350 buyer mondiali, 11 i settori produttivi in rappresentanza di tutta la filiera. E ancora: professional tour, show cooking e lezioni di cucina con frutta e verdura di qualità insieme agli chef del Gambero rosso (Giorgione e Hiro su tutti), il premio innovazione, convegni, e una serata di gala al Grand Hotel nel segno di Fellini. Un risultato che è il frutto del gioco di squadra: «Correvamo il serio rischio di perdere Macfrut - chiarisce Piraccini -, il settore lo ha capito, ha fatto quadrato, e questi sono i risultati». Un grazie particolare va a Unicredit «che ci ha sempre sostenuto, specie sul fronte estero».

Mondo estero. Macfrut ha operato anche una decisa svolta all’insegna dell’internazionalizzazione con oltre 30 Paesi rappresentati (un espositore su cinque arriva da fuori nazione), 12 con uno stand ufficiale. Fra questi c’è la Repubblica dominicana ospite d’onore, con il ministro dell’Agricoltura Angel Estevez, che sarà accompagnato da una delegazione di 40 imprenditori alla ricerca delle tecnologie per migliorare le filiere tropicali. Sarà presente l’Ecuador, il più importante produttore di banane al mondo, con ben 12 aziende. E persino una delegazione in arrivo dall’Iran capitanata dal direttore nazionale dell’agricoltura, importante produttore di frutta secca. «Presto all’Iran dovrebbe essere revocato l’embargo, sono convinto che diventerà un mercato molto interessante» sottolinea Piraccini.

Tutto sull’innovazione. L’Italia è leader indiscussa della tecnologia in campo ortofrutticolo «e ha un enorme potenziale». Inoltre «nella zona intorno a Cesena si trovano le 30 più importanti aziende di macchinari e packaging del mondo». Il presidente Piraccini sottolinea: «Non potevamo che ripartire da qui, dall’origine del nostro nome: Macfrut, macchinari da frutta. La scommessa è tenere insieme l’anima locale con quella globale, sapendo che hanno due campi ben distinti. Confesso che abbiamo ottenuto risultati che sei mesi fa erano impensabili». A testimoniare il rinnovato vigore della manifestazione cesenate c’è anche «il ritorno dei cinque grandi produttori di cartone che da anni non partecipavano più alla fiera. Sono tornati e organizzano anche delle convention insieme».

A fare la differenza rispetto ad altre location è il settore dell’hospitality: «Una notte a Rimini costa 60 euro, a Berlino 200. Una differenza enorme anche per le aziende che magari devono ospitare 200 persone in hotel. Qui c’è un bacino enorme a prezzi imbattibili. E Macfrut si avvia alla migliore edizione della sua lunga storia».

Flora trade. Ad affiancare le tre giornate di Macfrut ci sarà Flora Trade show il nuovo salone ideato da Rimini Fiera dedicato al florovivaismo e al paesaggio.

«Il mercato è un po’ refrattario alle novità - afferma il presidente di Rimini Fiera, Lorenzo Cagnoni - quindi partiamo piano. La manifestazione avrà dimensioni contenute, come è buona norma per questi progetti e come era già accaduto con Ecomondo che da pochi padiglioni iniziali oggi occupa l’intera fiera».

Flora Trade show è un evento di riferimento per l’autunno, fortemente orientato al business e alla formazione «e speriamo che diventi una vetrina leader del settore».

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