Giornata mondiale del dialetto: tante iniziative dopo le polemiche

RAVENNA. Ha solo due anni di vita la “Giornata mondiale dei dialetti e delle lingue locali” che viene celebrata oggi.

Ma sembra cascare a fagiolo sulle tante polemiche che hanno investito la Regione, rea di aver abrogato la legge regionale 45 del 1994 finalizzata a «tutelare e valorizzare i dialetti di origine locale nella loro espressione orale e nel loro utilizzo letterario».

Dal 1996 l’Istituto Friedrich Schürr di Ravenna a sua volta si occupa della difesa e della promozione del patrimonio linguistico e della cultura materiale romagnola, ma la sua presidente Cristina Ghilardini, in mezzo al coro di accuse, prende una posizione originale: «Questo provvedimento non mi preoccupa per nulla: anzi ha sollevato sulla questione del dialetto e sulla sua valorizzazione un’attenzione che prima non c’era. In questo pasticcio, quindi, un lato positivo c’è: credo, infatti, che alcuni dei politici che hanno votato per l’abrogazione neanche sapessero di cosa tratta la legge 45. Invece la levata di scudi di intellettuali e opinione pubblica li ha costretti a interessarsi e a riflettere su un patrimonio culturale che ha pari dignità dell’arte, della letteratura o dell’ambiente».

Quindi fra tante voci negative, l’Istituto Schürr tutto sommato non butta la croce sulle spalle dell’assessore Mezzetti.

«Mi auguro soprattutto che alle sue dichiarazioni di questi giorni facciano seguito l’approvazione di nuove norme con relativa copertura finanziaria e una reale progettualità, fatta ascoltando chi ha lavorato sui dialetti dell’Emilia-Romagna in questi anni: magari ripartendo proprio dalla legge regionale 45/1994».

A giorni, “La ludla”, il vostro giornale, pubblicherà un suo articolo con proposte concrete alla Regione.

«La nostra infatti è un’esperienza sul campo: sia la Schürr che il “Centro per il dialetto romagnolo” della Fondazione Casa di Oriani hanno avuto nel corso degli anni l’attenzione della Provincia, del Comune di Ravenna, di istituzioni e fondazioni bancarie: soggetti sensibili rispetto all’importanza della tutela dei dialetti. Proprio su questa base, penso che un nuovo confronto debba lasciare da parte le inutili e pretestuose rivendicazioni identitarie a favore di una inesistente “etnia romagnola”, per una riflessione rivolta al presente: a favorire l’uso dei dialetti per parlare del mondo attuale, in una società aperta al plurilinguismo. Credo che questo possa essere utile alla produzione poetica attuale, come ci hanno dimostrato Pascoli con “Italy” e Giovanni Nadiani con la sua “lingua meticcia”, ma anche alle scuole, dove la sua conoscenza favorirebbe un approccio plurilinguista e interculturale. E poi, la vera parola d’ordine è “ricerca”: realizzata unendo energie, risorse e conoscenze delle associazioni culturali e dell’Università il cui apporto darebbe al nostro lavoro un taglio davvero scientifico».

E i media? Quale ruolo potrebbero avere in tutto ciò?

«In aree dell’Italia in cui ci sono minoranze linguistiche già avviene la produzione di trasmissioni nella lingua del luogo: la loro esperienza, a mio avviso, dovrebbe essere tenuta in considerazione per avviare buone pratiche di valorizzazione dei dialetti in un’ottica di “attuazione delle finalità”».

Le iniziative di oggi in Romagna

A Rimini, al Teatro degli Atti (via Cairoli, 42), la rassegna “Lingue di confine” ha invitato Silvio Castiglioni con “L’uomo è un animale feroce”, rielaborazione da Nino Pedretti su un’idea di Castiglioni e Georgia Galanti con la collaborazione di Giovanni Guerrieri e Giulia Gallo.

Info: 0541 704292.

Alla Biblioteca Valgimigli di Santo Stefano di Ravenna alle 16.30 letture animate in dialetto per bambini di Rosalba Benedetti, alle 20.45 “Trebbo popolare” in compagnia di Giovanni Nadiani e di Vanda Budini.

A Santarcangelo la Biblioteca Baldini propone ai bambini fra i 7 e gli 11 anni (ore 17) il laboratorio “Tal capéss e’ dialeet? Zuga sa néun” a cura di Annalisa Teodorani e Sara Balestra.

Info: 0541 356299.

Mentre alle 21 al Supercinema, serata “Amarcord: il dialetto di Fellini e Guerra” con Gianfranco Miro Gori, Gianni Fucci e Annalisa Teodorani. A seguire la proiezione di “Amarcord”.

Info: 0541 624270.

Pro Loco di Santarcangelo e Museo etnografico propongono visite guidate in dialetto al paese e ai suoi istituti culturali: oggi (ore 16.30), sabato 18 (ore 10 e 16.30) con partenza dall’Ufficio Iat di via Cesare Battisti; mentre domenica 19 (ore 16.30) Stefano Stargiotti accompagna i visitatori del Met.

Info: 0541 624703.

Anche la Fanzinoteca di Forlì (via Curiel, 51) propone discussioni aperte sulle affinità tra il dialetto e la “nona arte”. Ospita inoltre la presentazione dell’Archivio del fumetto romagnolo: ore 14-18.

Info: 339 3085390.

Alle 16 nella sede dell’associazione culturale Tonino Guerra di Pennabilli incontro dedicato al Maestro, con Luca Cesari, Gualtiero De Santi e Annalisa Teodorani.

Info: 0541 928846.

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