"Te ad chi sit e' fiol?": dialetto o niente

Rimini

CESENA. Alla 6ª edizione, la Festa del Dialetto “Te ad chi sit e’ fiol?” scende dalla collina per fermarsi subito sopra la pianura, puntando su di una platea anche “cittadina”. Così oggi dalle 16 a mezzanotte sarà la carducciana Villa Silvia di Lizzano ad animarsi con la kermesse ideata da Maurizio Balestra e Leonardo Belli. Una vera festa popolare a ricordare che “siamo come parliamo” e dunque con obbligo dei convenuti di esprimersi in dialetto. Il vernacolo diviene radice e motore di recital di poesia e “zirundele”, di letture e comicità, di racconti legati a un immaginario di terra e natura. La musica popolare è attualizzata al nuovo tempo; ballo, incontri, scambi, sorrisi, allegria sono il sale.

A motivazione della kermesse, citano gli organizzatori, l’illustre glottologo austriaco Friedrich Schurr (1888-1980) che da studioso di dialetti romagnoli affermava “che non esiste un dialetto romagnolo ma un’infinità di parlate romagnole digradanti di luogo in luogo, continue variazioni su di un fondo comune”. E così avverrà anche oggi quando a “Te ad chi sit e’ fiol?” si riunirà un nugolo affermato di esponenti del migliore vernacolo, da tutta la Romagna «a dimostrazione, aggiunge Balestra, che il dialetto unisce pure nella diversità e non divide».

Attesi da Riccione Francesco Gabellini, da Imola Carlo Falconi con l’inflessione della valle del Santerno, da Reda di Faenza arriva Giovanni Nadiani e poi Nevio Spadoni da Ravenna, Lorenzo Scarponi da Bellaria, Giuseppe Bellosi da Fusignano, Gianfranco Miro Gori da San Mauro Pascoli. Non mancano interpreti di Cesena e dintorni quali Ilario Sirri, Roberto Mercadini, Denis Campitelli, Gianni e Paolo Parmiani della compagnia teatrale La Compagine di Lugo.

Anche chi desidera unirsi al gruppo potrà farlo. Democraticamente si può salire su uno dei tre palchi allestiti e dire la propria, a patto di esprimersi in autentico dialetto. Ad alternare le parole ci sarà la musica coinvolgente; blues, punk, rock e dialet rumagnol del duo Le bestie offese di San Marino reduci da un tour in Usa e il country rock di Gianni Broccoli da Moltilgallo.

«Attraverso le nostre radici ribadiamo la forza del dialetto in grado di unire comunità diverse, come in una koinè greca – precisa Balestra – . La festa funziona, ogni anno si allarga e richiama personaggi autorevoli. Non più campagna e città, oggi il dialetto si parla meno ma ovunque, e noi vogliamo dargli il respiro che merita».

Parcheggio e navetta gratuiti. Cena a prezzo convenzionato e mercatino di prodotti tipici. Ingresso libero.

Info: 334 3833793

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