"Vox creola" e Langhe per un Combo Luminoso

Rimini

 

MARINA ROMEA. Il suo nome è legato soprattutto ai torinesi Mau Mau, uno dei gruppi italiani più significativi degli anni ’90, leader di un vasto movimento artistico che univa la tradizione italiana con i folk del sud del mondo: stiamo parlando del cantante Luca Morino, che con il fisarmonicista Fabio Barovero fu l’asse portante di quella formazione, mai ufficialmente sciolta. Da qualche anno Morino ha avviato una nuova fase artistica, alla guida del Combo Luminoso, con i quali ha inciso un paio d’anni fa l’album Vox creola, e sarà venerdì 13 giugno in concerto al Boca Barranca, sulla spiaggia di Marina Romea. In settembre scorso il cantante ha firmato un nuovo contratto con la Mescal, storica etichetta piemontese che giocò un ruolo importante nell’affermazione dei Mau Mau: per celebrare questo matrimonio è stato rieditato l’album, con l’aggiunta del singolo Babilonia canta. Negli ultimi anni Luca ha pubblicato libri e organizzato eventi: gli abbiamo chiesto se questo contratto significa che torna a essere un musicista a tempo pieno.

«Il lavoro da musicista ha avuto una piccola battuta d’arresto nel 2010, ma in realtà non si è mai interrotto. Nel 2011 i Mau Mau hanno fatto un tour celebrativo dei 20 anni di attività e subito dopo ho iniziato le registrazioni di Vox creola. Vero è che molti sono stati i viaggi e ognuno ha portato (soprattutto quelli in Bolivia e in Laos) nuova linfa alla creatività musicale, magari non strettamente per gli aspetti musicali quanto per quelli letterari e di “incontro” di culture».

Quanto è rimasto dei Mau Mau nei Combo Luminoso?

«L’eredità è grande, soprattutto nello spirito; inoltre la musica dei Mau Mau è stata scritta per intero da me e Fabio Barovero, quindi almeno metà Mau è presente nel progetto. Dal Combo Luminoso ho escluso la fisarmonica per cambiare i connotati al sound, e in ogni caso non sarebbe stato possibile lavorare a quello strumento con un musicista altrettanto estroso e originale come Fabio. Ho suonato con Fabrizio Viscardi alla chitarra elettrica (già con me negli Animal Minimal), Beatrice Zanin alla voce e al violoncello, e Gianluca “Cato” Senatore (Loschi Dezi, Mau Mau, Africa Unite, Bluebeaters) al basso. Nelle registrazioni sono presenti anche il dj Michele “Pachelo” Tosco, Eusebio Martinelli alla tromba e Kamod Raj alle tablas».

La sua nuova base operativa sono le Langhe: come mai?

«Le Langhe sono una terra reale e immaginaria al tempo stesso: quando mi ci avvicino sento di appartenere a una terra con un sentimento molto più forte di quello che vivo stando a Torino, la mia città. Quando non posso andarci mi apro una bottiglia di Barbaresco, e assicuro che le Langhe ti entrano nel naso e in bocca. Anche il cuore sta da quelle parti».

A proposito di cuore: anni fa era spesso in Romagna. Ha mantenuto qualche legame con la nostra regione?

«Abitavo a Forlì con Cosetta Gardini dello studio Casa Walden: lei era la quarta Mau Mau dei primi tempi, ed è quella che ha costruito l’immagine del gruppo in decine di copertine e manifesti. Il legame è ancora molto forte: ci sentiamo spesso, anche se riesco a passare un po’ meno dalla Romagna».

“Vox creola” ha quasi due anni: nuovi album in programma?

«Sto lavorando a un doppio progetto: io e Fabio ci stiamo trovando parecchio per suonare insieme, e abbiamo buttato giù nuove idee per un possibile lavoro dei Mau Mau. Non ci siamo mai sciolti: abbiamo lavorato a progetti differenti quando ci siamo accorti che stavamo suonando “a memoria”, e ora potrebbe essere il momento per sperimentare nuove linee compositive. Parallelamente sto ronzando attorno a un’altra idea molto particolare, che potrebbe vedermi nuovamente bazzicare in Romagna».

Come vi vedremo dal vivo? Con che repertorio?

«Il Combo Luminoso è composto da musicisti abbastanza giovani ma molto convinti: Fabrizio Viscardi alla chitarra elettrica, Beatrice Zanin al violoncello e voce, Yehudi Canalìa alla batteria e Federico Marchesano al basso (che spesso si scambia il ruolo con Cato). Il repertorio ovviamente è incentrato su Vox creola, in scaletta ci saranno al massimo un pezzo o due dei Mau Mau, e un paio di cover molto divertenti e vicine all’immaginario della riviera romagnola, così come è universalmente riconosciuta».

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