I Backstreet Boys a Cattolica

CATTOLICA. Un altro colpaccio della E-events e del Comune di Cattolica che porteranno in luglio, il 22, all’Arena della Regina, la boy band più “ricca” della storia, i Backstreet Boys. A seguito all’uscita dell’ultimo album “In a world like this” nel 2013, la band torna in Italia per una tappa del tour che sta facendo registrare ovunque il tutto esaurito.

Il gruppo, tornato alla formazione originale di 5 elementi nel 2012 (nel 2006 c’era stata una defezione poi rientrata) è composto da Nick Carter, Howie Dorough, Brian Littrell, J McLean e Kevin Richardson.

I nomi dicono poco, meglio i numeri: dal 1993, in vent’anni di carriera, hanno venduto 130 milioni di dischi (per capirci, i Take That non arrivano a 100) e sono stati decine di volte in cima alle classifiche americane e inglesi.

Originari di Orlando in Florida, i Backstreet Boys seguono di pochi anni gli inglesi Take That di cui volevano essere, riuscendoci, la “risposta” americana, scatenando una rivalità tra i fan nella prima metà degli anni Novanta, simile a quella che negli anni Ottanta vide contrapposti Duran Duran e Spandau Ballet. Alcuni parlarono anche di “nipotini” dei Beach Boys contrapposti a “figli” dei Beatles, ma qui siamo su entrambi i fronti qualche gradino più in basso a livello musicale, di testi e di influenza sulla storia della musica pop. Basti pensare che l’unico di tutto il “mazzo” ad avere una decente carriera solista è stato Robbie Williams.

Però è indubbio che i Backstreet abbiano detto la loro, specie tra le ragazzine che avevano 15 anni negli anni Novanta, tanto che hanno ricevuto una stella nella prestigiosa Walk of fame di Hollywood.

Musicalmente che dire? Canzoni orecchiabili (ma non indagate sui testi...), molto ben arrangiate e ben cantate (ottimi cori). Ma i Back come i Take scontano un peccato originale: quello della costruzione a tavolino del gruppo. Ragazzi bellocci, che sanno muoversi sul palco, grandi sorrisi, pose accattivanti, vestiti e pettinati all’ultima moda. Perfetti per il poster in cameretta e la T-shirt da comprare al concerto. Insomma, una macchina per fare soldi ben oliata, che ovviamente oggi, dopo 20 anni, appare un po’ appannata, però sempre accattivante. E non c’è dubbio che i trentenni di oggi, coetanei della band, saranno felici di poterli vedere da vicino e per una sera tornare insieme a quando erano adolescenti e sognavano una vita migliore di quella che si sono ritrovati oggi...

In compenso, forse, avranno i soldi per comprare il biglietto, come sempre in questi casi, non economicissimo: 34 euro in piedi, 40 seduti e 52 sotto il palco. A breve in vendita sul circuito Ticketone.

Infoline: 0584 46477

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