Da mangiare o da... tirare

Rimini

 

TREDOZIO. Chi è stato accusato più di una volta di rompere le uova nel paniere o di essere un abile maestro nel fare le frittate o nel rivoltarle, potrebbe considerare la possibilità di trasferirsi in quel di Tredozio dove avere a che fare con le uova – e soprattutto romperle – è cosa normale e ben gradita.

Da oltre cinquant’anni si svolge infatti il Palio dell’uovo che vede contrapposti i quattro rioni Nuovo, Borgo, Casone e Piazza che si cimentano in gare d’abilità e di fortuna per vincere l’Uovo d’argento lanciando e schiacciando quasi 10.000 uova. La festa si terrà per la 51ª edizione nei giorni di Pasqua e Pasquetta in ricordo dell’antica usanza della battitura delle uova sode della frazione di Ottignana con sfide a suon di albumi e tuorli, cotti o crudi poco importa.

Le contrade dovranno mettersi in gioco in quattro diverse prove: la battaglia delle uova, la ricerca delle uova nel pagliaio, il lancio al bersaglio di uova crude e il tiro alla fune. Anticipata dall’apertura di domani della mostra “La strada delle uova”, la sagra è caratterizzata da due giorni di spettacoli, giochi e proposte gastronomiche (le tagliatelle, le frittate e i dolci realizzati dalla Pro loco sono i piatti più ricercati) che ogni anno stuzzicano la curiosità di molti visitatori.

Il crepitio dei gusci d’uovo inizierà a essere incalzante dalle 10.30 della mattina pasquale con la tradizionale gara della battitura tra i rioni. Una corretta cottura e scegliere con attenzione l’uovo possono rappresentare, oltre all’esperienza del giocatore, due ottimi punti di partenza per rompere il guscio dell’avversario. Nel pomeriggio domenicale, dalle 14.30, si riderà con il comico Sgabanaza e si potrà assistere al 16° campionato delle sfogline e alla 44° gara nazionale dei mangiatori di uova sode. È il tredoziese Gilberto Rabiti il campione in carica per la sfoglia più grande realizzata in soli sette minuti mentre il compaesano Fausto Ricci detiene il record di mangiatore di uova (23 uova in 180 secondi). I presenti saranno invitati a prendere parte al gioco della pentolaccia e alla quinta maxi-battitura delle uova che si svolgerà nella piazza centrale del paese dove, presso l’apposito stand, si potrà ritirare un uovo e sfidare gli altri visitatori. Nel borgo del paese che sorge tra il verde dell’Appennino tosco-romagnolo il lunedì dell’Angelo è il giorno dell’accesa disputa del palio, annunciata con un corteo in costume medievale, con i rioni che dalle 15.30 gareggeranno sulle rive del fiume Tramazzo. Nella caccia alle uova nel pagliaio un giocatore per contrada dovrà individuare in 3 minuti il maggior numero possibile di uova tra le 200 nascoste. 60 uova e 60 secondi per il gioco del bersaglio reso più difficile dall’instabilità della zattera da dove il tiratore prenderà la mira.

La gara più avvincente è la battaglia delle uova: ogni squadra formata da cinque componenti, protetti da maschere e caschi, disporrà di 300 uova crude con cui abbattere i bersagli. Organizzata dal comitato dei rioni, dall’amministrazione comunale e dalla Pro loco, la manifestazione prevede anche la 32ª sfida della battitura delle uova tra il paese di Tredozio e quello anconetano di Arcevia, accomunati da questa antica tradizione.

Ingresso 3 euro

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