Federico Fellini: entro il 2020 verranno restaurati tutti i film

Rimini

RIMINI. Il completamento del restauro di tutti i film di Federico Fellini in occasione del centenario della nascita del regista, che ricorre il 20 gennaio 2020. Questo l’impegno del ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, anticipato nell’incontro con i giornalisti in occasione della presentazione di “Cinecittà futura”. Un impegno che vedrà coinvolti l’Istituto Luce Cinecittà, il Centro sperimentale di cinematografia - Cineteca nazionale e la Cineteca di Bologna, tutti uniti per “Fellini 100”, l’evento che vede la proposta del restauro dell’intera opera del regista riminese: una retrospettiva che viaggerà in Italia e nel mondo e sarà anche al nuovo Museo dell’Academy (il Museo degli Oscar) realizzato da Renzo Piano a Los Angeles. 

Il restauro del tutto-Fellini

Il lavoro sul restauro del “tutto-Fellini” inizia da subito, con lo scopo principale del migliore e più fedele risultato possibile, con l’aiuto dei massimi esperti del recupero del patrimonio cinematografico. Un lavoro e un progetto sull’identità nazionale, che non coinvolgerà solo le istituzioni di cinema. Lo sforzo economico per un programma che comprenda oltre ai restauri e alle stampe dei film, pubblicazioni, mostre, convegni, dovrà poter contare oltre che sulle istituzioni pubbliche nazionali – in primis i ministeri dei Beni culturali, degli Affari esteri, dello Sviluppo economico – anche sul contributo di privati e sponsor, che grazie all’Art Bonus hanno la possibilità, per le opere di restauro di film, di beneficiare di misure di defiscalizzazione.

L’anniversario vero e proprio del 2020 e dei restauri presentati in retrospettive e proiezioni-evento, sarà preceduto da un percorso di anticipazioni, a partire dal 1° gennaio 2019, intitolato provvisoriamente “Fellini 100”. Un anno ricco cadenzato di incontri, proiezioni, masterclass, che si terranno a Cinecittà, al Centro sperimentale, alla Cineteca di Bologna e in altri luoghi elettivi e raccontati da Fellini, affidando a testimoni viventi del lavoro del regista riminese (si fanno i nomi di Dante Ferretti, Maurizio Millenotti, Roberto Benigni, Nicola Piovani) e a esperti e studiosi, una serie di incontri per analizzare e diffondere il suo modo di lavorare partendo dai mestieri del cinema (scenografia, costumi, recitazione, musica, doppiaggio, scrittura, casting…).

Una nuova pubblicazione

Appuntamenti destinati a un pubblico di addetti ai lavori, ma anche per tutti coloro che vogliano saperne di più e per le scuole. Ognuno di questi incontri diventerà una pubblicazione, una raccolta di piccoli volumi che alla fine del 2019 saranno collazionate in un testo unico e originale: un grande libro sul modo felliniano di fare cinema.

Cinecittà futura

Il progetto “Cinecittà futura” prevede un recupero di quella che per Fellini era una sorta di “seconda casa”.

«Cinecittà tornerà ai fasti degli anni d’oro – assicura Franceschini –. Diventerà la cittadella del cinema e dell’audiovisivo con molte prospettive di crescita e il coinvolgimento anche della Rai. Ci sarà una collaborazione ancora più stretta con il Centro sperimentale di cinematografia. Arriveranno altre risorse dal Cipe e dai fondi europei sul patrimonio».

Il nuovo Miac

«Entro fine anno aprirà il nuovo Miac (Museo italiano dell’audiovisivo e del cinema) negli ex Laboratori di sviluppo e stampa – annuncia Roberto Cicutto, presidente e amministratore delegato di Istituto Luce Cinecittà –. Il Museo, polifunzionale, avrà una superficie di 4mila metri quadrati, ospiterà un’esposizione permanente, spettacolare e immersiva sull’ degli italiani nel XX e XXI secolo e l’evoluzione della nostra società vista con le lenti del cinema». Ma anche della tv e degli audiovisivi in generale, tra filmati e fotografie dai maggiori archivi e cineteche del nostro paese, video installazioni, materiali audio, oggetti di scena, testi e macchinari. Ospiterà mostre temporanee, una biblio-videoteca e laboratori didattici.

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