In treno con gli "Emigranti Esprèss", viaggio alla ricerca delle proprie radici
Ma com’è nato questo progetto?
«Per risalire agli inizi bisogna arrivare fino al 2003, quando ho realizzato due spettacoli teatrali sull’emigrazione italiana del dopoguerra. Quei due spettacoli (“Italiani cìncali” e “La turnàta”) sono stati un po’ la mia fortuna, mi hanno fatto conoscere nell’ambiente teatrale e quel successo generò altre occasioni prima inimmaginabili. Tra queste, la possibilità di pensare una trasmissione per Radio 2 Rai e, in seguito, un romanzo per Fandango Libri – racconta Perrotta –. Negli anni ‘80 c’ero anch’io su quel treno perché mio padre viveva per lavoro a Milano e avevo messo l’apparecchio ai denti lì, così ogni mese dovevo fare il controllo. Mia madre individuava una famiglia a cui affidarmi lungo il tragitto e quello è stato il mio “primo teatro” perché nessuno poteva verificare la verità di ciò che dicevo e quindi nei miei racconti inventavo un sacco di cose (mio padre un giorno era professore, la volta dopo muratore, cuoco, ecc.). Allo stesso tempo molte storie ascoltate mi sono rimaste addosso e quindi ho deciso di raccontarle».
In che modo ha raccolto le testimonianze?
«Sono andato nei bardei paesini partendo dal Salento e seguendo poi i vari contatti che mi davano gli stessi intervistati e che avevo modo di raggiungere quando ero in tournée coi miei spettacoli in giro per l’Italia. Ho raccolto 150 ore di interviste che in parte faccio sentire anche in scena. Oltre alle registrazioni c’è un’attenzione particolare per le musiche, proprio come accadde in radio».
Un progetto che ha trovato esiti trasversali.
«Sì, oltre alla radio e al teatro, nel 2012 ha debuttato “Opera Migrante”, un componimento lirico originale per il Teatro Lirico di Spoleto, di cui ho curato testo e regia. Molto recente è poi la proposta italo-svizzera di lavorare a un’ipotesi cinematografica de “La Turnàta”. Questa mia ricerca mira a farci capire e ricordare da dove veniamo e il suo seguito testimonia quanto l’immigrazione sia un tema ancora caldo. Sarò felice però quando saremo riusciti a superare ogni difficoltà a riguardo e non sarà più così necessario parlarne».
Al termine dello spettacolo a Montescudo aperitivo offerto dalla Pro loco e in sala mostre “Faces of travel” di Raffaele Filippini.
Info San Giovanni in Marignano: 389 5405804
Info Montescudo: 347 5838040