Pensieri e idee, le biblioteche non sono innocue

Rimini

RIMINI. “Le biblioteche non sono innocue”, anzi; sono una via di accesso alla storia del pensiero e delle idee. Ecco perché è giusto sostenerle e celebrarle. A Rimini, per esempio, merita tutto il nostro interesse la Gambalunga, che compie 400 anni. Domani alle 16 nelle Sale Antiche della biblioteca, a sottolineare il suo valore e quello delle biblioteche in generale, saranno Roberto Balzani e Maria Bettetini.

Libri, storia e memoria

Quattro secoli e li mostra. La Gambalunga compirà dunque quattrocento anni nel 2019, ma è stato nel 1617 che il giureconsulto riminese Alessandro Gambalunga, un generoso e colto mecenate, con testamento lasciò a Rimini la biblioteca e l’austero ed elegante Palazzo: luogo di cultura e di incontro di letterati, artisti, musicisti. Per “dare memoria” al valore culturale della nascita della Gambalunga, lo storico del contemporaneo Roberto Balzani, presidente dell’Istituto dei beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, e Maria Bettetini, docente di Storia della filosofia dello Iulm, converseranno sul tema “Le biblioteche non sono innocue”. Un titolo scelto per provocare l’attenzione, poiché nel nostro Paese non godono di buona salute, appartenendo a quei beni che non hanno mercato, ma il cui ruolo è fondamentale per l’esercizio dei diritti di cittadinanza e per assicurare lo sviluppo della persona umana.

Diamo i numeri

Oggi la Gambalunga – pur in assenza di un direttore ma con eccellenti bibliotecarie a guidarla – è divenuta un importante polo multimediale che accede a oltre 3 milioni di libri, oggetti digitali, collezioni iconografiche e banche dati. Possiede oltre 325.000 volumi di cui circa 60.000 antichi, 1.350 codici, 6.000 stampe, 3.000 periodici, circa 12.000 film, oltre 7.000 incisioni e disegni; più di un milione le fotografie.

Ingresso libero.

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