Dieci anni di festival provinciale confortevole e a misura d'uomo

Rimini

RAVENNA. Un festival di musica sperimentale diffuso, in costante dialogo con tutte le realtà culturali cittadine, sul modello del famoso “Le guess who?” di Utrecht. È questo il modello che ha in testa Chris Angiolini, patron di Bronson Produzioni e ideatore della rassegna “Transmissions”, che taglia quest'anno l'importante traguardo dei dieci anni. Dal 24 al 26 novembre, in vari luoghi della città, Ravenna sarà attraversata dai suoni dei protagonisti della sperimentazione musicale contemporanea: band internazionali del calibro dei norvegesi Ulver, che presenteranno il nuovo disco “The assassination of Julius Caesar”, e di Daniel O' Sullivan, frontman degli Sunn O))) – ma anche artisti nostrani come Bruno Dorella, Matteo Vallicelli, Adriano Zanni e Lorenzo Senni, che in pochi anni, partendo da Cesena, ha scalato il mondo dell'elettronica fino ad approdare alla Warp, etichetta britannica di culto.

L'edizione di quest'anno sarà un'occasione per festeggiare l'anniversario dei due lustri. La direzione artistica, come avveniva nei primi anni del festival, non sarà affidata a un solo musicista; al contrario, sarà la line-up a segnare una sorta di “ritorno a casa” per molti dei curatori delle scorse edizioni, come gli stessi Dorella, Sullivan e Nico Vascellari dei Ninos du Brasil.

«Mi sono messo nei panni del padrone di casa» ha dichiarato Angiolini durante la conferenza stampa di ieri mattina, «che invita i vecchi amici per celebrare un traguardo importante e allo stesso tempo per individuare assieme la via per il prossimo ciclo che ci attende. Restando fedele alla propria natura di festival di provincia, confortevole e a misura d'uomo, “Transmissions X” vuole essere un brindisi e uno sguardo aperto sul futuro».

Confermata anche quest'anno una preziosa collaborazione con il Mar, sancita dalla presenza in sala di Maurizio Tarantino. Domenica 26 novembre gli spettatori di “Transmission”, che gode di un bacino internazionale di aficionados, saranno ospitati nelle sale del museo d'arte cittadino e potranno visitare la mostra “Montezuma, Fontana, Mirko”, legando così la sperimentazione musicale all'anima musiva della città bizantina.

«“Trasmissions” è un festival coraggioso» ha spiegato l'assessore al Turismo Gianluca Costantini, «perché in una stagione difficile per il nostro turismo, come quella invernale, riesce a integrare una proposta di assoluto rilievo musicale con il racconto della nostra identità. Questi festival fanno bene alla reputazione di Ravenna».

Oltre al Mar, sono altri due i luoghi di “Trasmissions”: il Bronson, naturalmente, e l'Almagià, dove il 24 novembre si aprirà il festival con il debutto assoluto di “Tiresia”, il nuovo progetto ambient di Bruno Dorella e Stefano Ghittoni.

Eventi collaterali

Ci sarà spazio infine per alcuni appuntamenti collaterali al festival vero e proprio. Al Fargo Café verrà ospitata la mostra fotografica di Adriano Zanni, “Soundtrack for falling trees”, anteprima di un libro che vede la collaborazione di Bronson Produzioni e Boring Machines Records, etichetta trevigiana che produce il meglio dell'elettronica nazionale. Sempre al Fargo, sabato alle 17 un incontro imperdibile per gli amanti del genere: Bruno Dorella dialogherà con Lorenzo Senni, una chiacchierata retrospettiva per ripercorrere l'incredibile carriera dell'artista cesenate. transmissionfestival.org

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