Andrea Magnani: ecco il mio viaggio “Easy”

Rimini

RIMINI. Dopo essere stato al 70° Festival di Locarno, in concorso nella sezione “Cineasti del presente”, debutta il 25 agosto in regione – al cinema Multiplex Le Befane di Rimini – il film “Easy. Un viaggio facile facile”, opera prima del regista riminese Andrea Magnani. Distribuito dalla Tucker Film, sarà poi nelle sale nazionali dal 31 agosto.
È un insolito e divertente road movie che, spaziando tra Italia e Ucraina (doppia è anche la produzione), vede nel cast Nicola Nocella come protagonista (Nastro d’argento per “Il figlio più piccolo”) accanto a Barbara Bouchet e Libero De Rienzo. Magnani è approdato a “Easy” dopo aver firmato numerose sceneggiature per il grande e piccolo schermo (tra cui “L’ispettore Coliandro”), cortometraggi (“Basta guardarmi”, selezionato al Giffoni e a Montréal) e documentari.
Personaggio cardine della vicenda è Isidoro, un 35enne sovrappeso incline alla depressione che vive con la madre e passa il tempo davanti alla Playstation. Qualcosa cambia quando il fratello gli chiede di riportare a casa la salma di Taras, un operaio ucraino morto per un incidente sul lavoro. Da qui un incredibile viaggio ricco di avventure ma con qualche introspezione.


Magnani, com’è nata l’idea di questo film?
«Sin da bambino sono sempre rimasto affezionato al genere western con i suoi cavalieri solitari che vanno incontro al loro destino attraversando lande deserte – racconta il regista –. Così in “Easy” ho voluto riprendere questo stile anche se gli ho dato i toni della commedia. Mi interessava inoltre concentrarmi su un unico personaggio, senza sottotracce o figure secondarie, e da lì è nata quindi l’idea della bara (seppur si riveli per Isidoro un’ottima confidente)».


La figura del protagonista però è diversa da quella dei classici western.
«Sì, ho scelto un personaggio in sovrappeso perché non amo raccontare figure vittoriose. Per questo ruolo non ho mai immaginato un attore bello perché amo dar voce a chi risulta talvolta abbandonato dalla società o ha qualche difficoltà».


Com’è stata l’esperienza di Locarno?
«Per noi è stato il primo banco di prova dopo mesi e mesi di lavorazione. Siamo stati programmati in una sala da 3500 posti e sono venute 3500 persone che ci hanno fatto emozionare tantissimo con il lungo applauso a fine film. Siamo stati molto contenti sia per questa accoglienza sia per le critiche positive e per noi era già una soddisfazione essere stati selezionati per il festival con una commedia, genere che difficilmente trova spazio in contesti di questo tipo».


Ora è contento di portarlo a Rimini, nella sua città?
«Ne sono orgoglioso. Sono originario di Viserba e anche se da molti anni l’ho lasciata per necessità (dopo la Spagna, Trieste e Roma ora vivo a New York con mia moglie, pur continuando a spostarmi per lavoro), credo che qualche aspetto del mio film venga dalla mia città. Forse quelle lande ucraine arrivano proprio dal ricordo dei miei inverni riminesi con la spiaggia persa nella nebbia».


La proiezione sarà alle 21 con la presenza in sala del regista e dell’attore protagonista Nicola Nocella.

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