Gemitaiz, rapper vero “Nonostante tutto”

Rimini

RAVENNA. È uno dei rapper italiani più amati dai giovanissimi, che quest’anno ha raggiunto grandi risultati di vendita e visualizzazioni con l’album “Nonostante tutto”, pubblicato il 22 gennaio scorso. Si tratta del ventottenne romano Davide Di Luca, in arte Gemitaiz, che sarà nell’area esterna del Pala De André di Ravenna questa sera.
Per cominciare gli abbiamo chiesto cosa significa il suo strano pseudonimo.
«È semplicemente una parola inventata da un mio amico quando avevamo quattordici anni; mi piaceva il suono, e così l’ho adottata».
Tre album e un Ep in soli quattro anni, per questo prolifico autore.
«Ho sempre cercato di mantenere un livello produttivo alto, per quantità e qualità, e ai dischi occorre aggiungere quattro mixtape in download gratuito. Ormai è il mio modus operandi: un disco e un mixtape all’anno».
Come avviene il suo processo di scrittura delle rime?
«Mi aiuta molto il fatto che io nella vita faccio solo quello: ogni giorno lavoro per la musica».
Lei è uno dei rapper più fedeli al concetto profondo di rap, mentre molti suoi colleghi, spesso con più esperienza alle spalle, sono migrati negli ultimi anni verso il pop, come Fedez, J Ax, Jake La Furia, Guè Pequeno e Clementino, che abbiamo visto a Sanremo. Come vede questa tendenza?
«Alcuni di loro, come Jake e Guè hanno sempre avuto un approccio pop, pur rappando nei loro brani. C’è da dire che, nonostante molti lo neghino, tutto il mondo del rap viene influenzato da quel che succede in America, e questo processo di passaggio al pop è nato là qualche anno fa.
È normale quindi che ci sia un approccio diverso, e anch’io nei dischi più recenti mi sono un po’ allontanato dal rap classico. Avendo sempre puntato molto sulla tecnica e le rime, quelle non mancheranno mai, altrimenti non andrei a dormire sereno. Ma a livello di produzione sto provando ad inserire generi diversi nel mio tappeto musicale».
Il concerto che sta portando in giro questa estate, rispetto al tour invernale, ha tutti i brani completamente riarrangiati, e una formazione molto numerosa sul palco, che comprende Frenetik, Orang3, Danilo Menna e il dj MixerT.
«Suoniamo soprattutto tracce dell’ultimo album, e cose del passato con un nuovo arrangiamento, che ha richiesto un grande lavoro. Ci sono molti suoni nei miei dischi, e li ho voluti anche sul palco; non siamo gli unici ad averli, ma sicuramente siamo quelli che utilizzano più strumenti suonati rispetto alle basi. Abbiamo tre chitarre: acustica, elettrica e slide; basso, tastiera bass-synth, due batterie elettroniche collegate a un synth, e una classica. Il pubblico sentirà un suono molto “live”».
Ore 21. Info: 0541 785708
Biglietti a 18 euro

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