Quando la filosofia del mangiar bene diventa un grande happening

FORLIMPOPOLI. Inizio dell’estate significa ormai, per tanti romagnoli e non solo, Festa artusiana, l’evento che a Forlimpopoli mette in scena gastronomia e spettacolo, e che si svolgerà nella cittadina romagnola dal 20 al 28 giugno. Sul gradimento rivolto alla “Festa” parlano i numeri del 2014: 46 stand gastronomici per un’utenza di circa 35.000 persone, un flusso di 150.000 visitatori nelle nove serate.
«Non esiste in Italia – commenta Franco Mambelli, del Comitato scientifico della festa – un’altra festa che come proposta gastronomica possa eguagliare questa, anche per l’attenzione che chiediamo ai ristoratori verso il “fresco”, le piccole produzioni: in una parola, la filosofia della cucina artusiana».
Sembra lontana, quell’estate di 19 anni fa con un unico punto di ristorazione in piazza Garibaldi. Quest’anno si è passati a ben 60, fra i quali si contano anche i ristoranti stabili che aderiscono alla iniziativa, mentre sono prestigiose e crescono di anno in anno le collaborazioni internazionali: partecipano infatti rappresentative della “gemella” Villeneuve Loubet, di Austria, Croazia, Catalogna e persino delle Filippine dove è aperta da qualche anno una succursale di Casa Artusi.
Moltissime le specialità per cui Forlimpopoli è una vetrina fondamentale: dai tanti prodotti dop della Romagna e dei territori gemellati, come i prodotti contadini dell’austriaca Traun, al sale dolce di Cervia, che il Gruppo culturale civiltà salinara propone con l’ampia varietà di prodotti, dai sali aromatizzati per la cucina ai cosmetici.
Ma resta altrettanto importante anche l’aspetto culturale della nove giorni che nell’edizione 2015 si contraddistingue per l’attenzione all’ambiente, alla distribuzione delle ricchezze, allo spreco alimentare.
E proprio dall’idea di un uso consapevole delle risorse si sviluppa gran parte degli appuntamenti e degli incontri, come il convegno proposto dal comitato scientifico di Casa Artusi Dammi la tua ricetta il 20 giugno alle 17 a Casa Artusi.
Immancabile il Premio Marietta per i cultori non professionisti della cucina di casa, mentre Don Pasta e Giulio Babbi verranno insigniti del “Marietta ad honorem”, il 21 giugno alla Chiesa dei Servi alle 20.45.
Simone Toni e la Compagnia degli Incauti propongono un programma di spettacoli in cui le diverse associazioni, da Dai de Jazz con il suo Artusi jazz ai Bevitori Longevi alla Scuola di musica popolare si indirizzano verso l’arte di strada con 6 eventi fissi e uno itinerante per sera.
A Forlimpopoli ci sarà quindi uno dei migliori mangiafuoco italiani, il Drago bianco Etna, e non mancheranno il cabaret della compagnia Lannutti e Corbo, il cuoco-clown Marc Fonts da Barcellona, il Circo Puntino, i mimi Hans e Frans Rozestraten dall’Olanda, o il teatro di figura del grande marionettista ungherese Sarkadi.
Saranno infatti più di sessanta gli eventi che per Il gusto dello spettacolo animeranno la 19ª edizione della Festa artusiana, con la Vince Vallicelli Blues Band (22 giugno), i Clerici Vagantes di Ravenna (20 giugno), e tanti concerti: da Ferrobattuto (20 giugno) a L’Orchestrona della Scuola di musica popolare (21 giugno), al blues di The Barroom Hoppers (21 giugno) e Opez (20 giugno) e moltissimi altri, senza dimenticare le proposte di Artusi jazz che in apertura il 20 giugno, nella corte di Casa Artusi, presenta l’Artusi remix del premio Marietta ad honorem Don Pasta: suoi, i testi, la cucina e la voce narrante, mentre Daniele Di Bonaventura accompagna al bandoneòn.
www.festartusiana.it

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