«Troppi furti subiti adesso basta, vendo il negozio»
L’ultimo colpo nella notte
Una recente razzia è avvenuta due settimane fa: un gruppo di malviventi ha utilizzato una Fiat Punto per spaccare una delle due vetrine dell’esercizio commerciale. Poi sono entrati e si sono impossessati di tutti i pacchetti di sigarette esposti negli scaffali.
«Ero a letto quando ho sentito un colpo fortissimo che mi ha svegliato di soprassalto - racconta Iside - ma non ho collegato immediatamente il fracasso al conseguente furto. Erano circa le 4.30, sono usciti tutti i vicini di casa. I carabinieri sono arrivati in cinque minuti e ho capito benissimo che, per l’ennesima volta, ero stata presa di mira. Sono entrati sfondando la vetrata e piegandomi la saracinesca, fracassandomi il vetro. Ora basta, questa società non mi piace più; ho lavorato per decenni ed ora una vetrina e una serranda nuova mi costano quanto il guadagno di mesi di lavoro. Ho dovuto rifare tutta la parte esterna del negozio come mi è capitato molte altre volte, troppe volte, almeno otto. La zona dove è ubicato il mio negozio è bene illuminata e confino con molte abitazioni su tutti i lati visto che la mia bottega fa angolo con via Trieste. Per cui, oltre alle famiglie che abitano di fronte, ne ho molte anche sui lati con tanto di cartello ben affisso che recita “Gruppo di controllo del vicinato. Ma pare che questo avviso conti poco».
«Meglio chiudere»
Ma pensa davvero di chiudere i battenti? «Non vedo altra soluzione, il mio punto vendita è oramai una preda facile; se l’affare non andrà a buon fine rimetterò la mia licenza nelle mani del Comune. Furti nei bar, furti nelle auto, non se ne può più. Meglio chiudere i battenti per non essere ancora una facile preda. Ancora due mesi e me ne vado, non vedo l’ora».