Lotta ai lupi, contributi a 11 aziende

Rimini

VALLE SAVIO. Più che “attenti al lupo” va a finire che bisognerà cominciare a cantare “lupo sta attento”… Sono almeno 11 le aziende zootecniche della Valle del Savio, in gran parte in Comune di Verghereto, che hanno visto accolta la richiesta di contributi per l’adozione di strumenti per contrastare gli attacchi di lupi agli allevamenti.

 

Visto che un punteggio particolare veniva assegnato alle aziende che hanno subito attacchi da parte di lupi, questa è la dimostrazione che in Valle Savio il lupo c’è e si dà da fare.

Sono state 26 in tutto le domande accolte per la Provincia di Forlì-Cesena, su di un totale di 78 per tutta la Regione.

«Avremo un incontro domani a Verghereto – spiega l’allevatore Lorenzo Belluzzi, una delle aziende che ha ottenuto il contributo – con gli allevatori della nostra zona, per coordinarci e magari procedere insieme alla richiesta dei preventivi e all’acquisto del materiale necessario per gli interventi». In gran parte infatti gli interventi previsti dalle aziende riguardano la chiusura dei recinti dove lasciare il bestiame, in particolare gli ovini, con l’installazione di reti alte 2,20 metri, elettrosaldate e con “sponda” anti-salto. Le reti dovranno anche essere interrate per almeno 20 centimetri per evitare la possibilità che il lupo, scavando, passi da sotto.

E’ questo l’intervento di “prevenzione” che in gran parte gli allevatori locali intendono realizzare; per quanto riguarda l’introduzione di cani da guardia a difesa delle greggi molti allevamenti sono già forniti. Soprattutto tra gli allevatori di bovini c’è anche chi ha previsto l’installazione di recinti con corrente elettrica.

Adesso le aziende zootecniche hanno 150 giorni di tempo a disposizione per l’acquisto e la messa in opera delle strutture di prevenzione e poi altri 30 giorni per presentare la domanda di liquidazione. «Adesso ci vediamo per coordinarci e strappare i prezzi migliori – continua Belluzzi – Provincia e Regione dicono che il contributo copre il cento per cento della spesa, ma la manodopera ce la mettiamo noi. Anche i tempi non sono proprio l’ideale visto che abbiamo davanti ancora dei mesi invernali. E occorre anche considerare che per ottenere la liquidazione del contributo dobbiamo aver dimostrato che le fatture sono state pagate, al cento per cento».

Si tratta dei primi interventi finanziati con la apposita legge regionale. «Se gli interventi verranno ritenuti validi e funzionali – conclude Belluzzi – sembra che ulteriori contributi possano essere previsti nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale 2015-2020 che sta per partire».

Tra le aziende dell’Alto Savio che hanno ottenuto il contributo sono la società agricola Lanzi, alla Trappola (comune di Verghereto), Mascheri Marinello e C., alla Croce (comune di Verghereto), Fratelli Bigiarini (comune di Bagno di Romagna), Sensi Francesco e Belluzzi Lorenzo, a Colorio di Balze (comune di Verghereto), società agricola I Grifoni, a Crocesanta (comune di Bagno di Romagna), società agricola Botti & Fabrizi, a La Para (comune di Verghereto), società agricola Lazzeri, a Sant’Alessio (comune di Verghereto), Spignoli Maurizio, al Carnaio (comune di Bagno di Romagna), società agricola Casella, a Castel d’Alfero (comune di Sarsina).

 

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