Baldinini non molla la Russia e punta sull'Asia
SAN MAURO. Affari delle imprese italiane regine dell’export messi a rischio dalle tensioni con la Russia? Non per Baldinini, sammaurese protagonista del mondo dell’alta moda, che ha il suo quartier generale nel territorio di Savignano. Negli ultimi tempi i rami del suo impero si sono estesi notevolmente in Russia e nei Paesi confinanti.
Tra i nuovi spazi inaugurati da Baldinini ci sono il punto vendita a Tashkent (in Uzbekistan), quello al Dostyk Plaza Almaty di Alma Ata (in Kazakhstan”, mentre in Russia sono nate sue boutique a Saratov, Arkhangelsk e Smolensk. Inoltre, si è consolidata la presenza del marchio made in San Mauro nelle città di Tiumen, dove si è aperto il terzo punto vendita, e a Voronezh, dove se ne è aggiunto un secondo. E non è finita qui: nel 2015 si prevede di portare a tre il numero dei negozi nelle città di Surgut, Astrakan e Novosibirsk.
La presenza in Russia dei prodotti di Gimmi Baldinini si fa insomma sempre più massiccia, ma il suo sguardo si sta orientando anche sul Medio Oriente: ad Abu Dhabi si è aggiunta una boutique allo Yas Mall e a Cipro, nella zona turistica di Limassol, si inaugurerà un secondo punto.
Resta comunque forte la presenza in Italia ed appena oltreconfine, dove si contano 12 negozi di proprietà: tre boutique a Milano, altrettanti a Roma, e poi Firenze, Venezia, Rimini, Lugano, Cannes e Parigi. Prossimamente si punta su Londra. Ma sempre facendo grande attenzione: «L’ubicazione di una vetrina - sottolinea Gimmi Baldinini - non si può sbagliare. E’ una decisione vitale. Ogni volta che ho una segnalazione, prendo l’aereo e vado a vedere di persona». Un impegno non da poco, visto che la sua rete di monobrand supera i 120 negozi.
Per quel che riguarda le prossime strategie a medio termine, Baldinini scommette forte sull’Estremo Oriente. La Cina - rivela Antonio Roma, marketing manager e responsabile della distribuzione diretta dell’azienda - è il prossimo mercato da conquistare: «Si tratta di un’area che desideriamo avvicinare da tempo, ma il cui approccio ha richiesto indagini approfondite. Ora abbiamo deciso e con certezza si partirà incominciando da Hong Kong, con un negozio che per noi dovrà rappresentare il trampolino di lancio, in attesa di espanderci a Beijing (Pechino)».
E la crisi con la Russia non sfiora proprio Baldinini? «Tra gli operatori della moda, i più penalizzati sono stati i gestori di prestigiosi punti retail in affitto. L’aumento del costo degli spazi è stato rilevante nei primi sei mesi dell’anno. Trattandosi di valori quotati in valuta internazionale è stato per alcuni un grosso boomerang. Si sono messi in salvo sostanzialmente i monobrand di proprietà». Questo il commento di Massimo Sarti, sales manager, che ammette però che «di fronte ad un panorama che cambia, come sta accadendo in Ucraina, dobbiamo per forza rallentare il passo. Ma ci auguriamo che la situazione possa riequilibrarsi quanto prima. Intanto, ci stiamo concentrando, con soddisfazione, sul mercato medio orientale: a breve, a Dubai la quarta apertura, col supporto di un partner solido».