Massaggi erotici puniti

Rimini

CESENA. All’epoca, nel 2012, era uno dei primi “centri massaggi” gestiti da personale asiatico presente in città. La sua chiusura per “massaggi a luci rosse” fece molto rumore. Il “Lady Rosa” si trovava a Ponte Abbadesse lungo la via Pacchioni. Nei confronti dei gestori, sequestrando i locali, gli agenti staccarono accuse per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.

E’ così che nei giorni scorsi davanti al collegio presieduto da Giovanni Trerè (l’accusa in aula era rappreentata dal pm Lucia Spirito) è stato processato il 40enne residente a Cesena Lin Linguan. Alla sbarra con lui c’era anche sua moglie ed erano difesi dall’avvocato Riccardo Luzi.

Per le accuse dietro la facciata di un semplice centro per massaggi orientale si celava un’attività “intensa e remunerativa” di prostituzione e sfruttamento della stessa. I clienti entravano per un massaggio a cura di ragazze cinesi. Volendo, terminato lo stesso, potevano accedere anche a prestazioni sessuali, pagando un sovrapprezzo rispetto a quanto già pattuito alla reception d’ingresso.

La coppia aveva anche un’aggravante nelle accuse. Tra le donne sfruttate c’era anche la sorella dell’imputata, cognata dell’uomo poi condannato. Il centro benessere “Lady Rosa”, in viale Pacchioni, era molto frequentato. Per circoscrivere le accuse i poliziotti hanno intervistato numerosi clienti cesenati che lo frequentavano. Tutte testimonianze finite nel fascicolo del Pm.

I massaggi di contenuto sessuale venivano pagati con un sovrapprezzo di 20 euro, rispetto al costo del massaggio che oscillava invece tra i 40 ed i 50 euro. Non finì nell’indagine il proprietario cesenate del negozio. Prendeva l’affitto ma non sapeva delle attività illecite all’interno dello stesso.

Alla fine il collegio giudicante ha differenziato nettamente le posizione di marito e moglie nella vicenda. La donna è stata scagionata da ogni accusa mentre per il 40enne marito è stata decisa la condanna ad un anno e 4 mesi di reclusione.

Quello appena terminato si profila come il primo di una serie di processi penali che verranno seguiti in futuro con imputazioni molto simili. Sempre le indagini più recenti della polizia, come molti ricorderanno, hanno portato ad un maxi blitz durante il quale tutti i centri massaggi sorti nell’area cesenate in questi anni sono stati contemporaneamente sequestrati (e poi dissequestrati in attesa di giudizio); sempre per accuse di sfruttamento della prostituzione.

 

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