Tamponamento mortale in A14

Rimini

IMOLA. Ancora un incidente mortale sul tratto di A14 fra Imola e Castel San Pietro. A soli cinque giorni di distanza dal tamponamento mortale in cui venerdì scorso aveva perso la vita l’autotrasportatore di Gambettola di 68 anni Oliviero Montanari, ieri la tragedia si è ripetuta e a farne le spese è stato Gabriele Riceputi, un 46enne di Cesena.

La dinamica dell’incidente, avvento ieri intorno alle 9, è praticamente una fotocopia di quello della scorsa settimana. Un altro tamponamento violentissimo, avvenuto però questa volta in corsia nord, ovvero in direzione di Bologna, ma sempre in un tratto interessato da lavori in corso in cui il traffico rallenta e riparte ad elastico, una situazione in cui anche solo una eventuale distrazione può costare cara.

Secondo quanto rilevato dalla polizia autostradale di Forlì, l’Iveco della Bofrost sul quale viaggiava Gabriele Riceputi, che era in strada proprio per lavoro, procedeva verso Bologna in prima corsia quando all’altezza del chilometro 44+800, poco dopo Imola, ha cercato invano di non tamponare l’autoarticolato che lo precedeva e che aveva rallentato, forse bruscamente, in prossimità della segnaletica dei lavori in corso.

L’autoarticolato, condotto da un 67enne di Ascoli Piceno, era a sua volta in prima corsia, ha frenato e si è sentito arrivare dietro il furgone che lo seguiva e che non ha potuto frenare in tempo per evitare lo schianto. Un urto violentissimo in cui tutto il lato sinistro dell’abitacolo si è accartocciato su se stesso intrappolando il 46enne di Cesena che, secondo quanto accertato dai medici del 118 e dell’elisoccorso atterrato in zona, sarebbe morto sul colpo. Inutili sono infatti state le manovre dei vigili del fuoco per liberarlo, poi dei medici di rianimarlo, per lui non c’era più nulla da fare.

Gabriele Riceputi, nato a fine 1967, lascia la moglie Giovanna, con la quale si era sposato quattro anni fa. Viveva a S.Egidio, in via Madonna dello Schioppo.

Dal 2006 lavorava come venditore della Bofrost e ieri mattina, al momento dell’incidente, era proprio in viaggio per le consegne a bordo del furgone aziendale.

«Gabriele era con noi da otto anni - è il ricordo del responsabile dell'area manager della Bofrost della sede di Forlì, Bruno Tassini, incredulo come tutti i colleghi appena saputo dell’incidente in cui il dipendente aveva perso la vita - Era un ragazzo solare, gioviale, pieno di energia e sempre con il sorriso sulle labbra. Era un gran lavoratore, sempre ai vertici delle classifiche aziendali. Stamattina aveva appena iniziato il suo giro quotidiano tra i clienti con cui aveva un ottimo rapporto. Qualche tempo fa ha anche realizzato un libro fotografico con tutti i suoi clienti, amava davvero questo lavoro».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui