"Mazzette": i vertici della Polstrada patteggiano, rinviati a giudizio 28 agenti

Rimini

SAN PIERO IN BAGNO. Due patteggiamenti e una trentina scarsa di rinvii a giudizio. Ma anche l’uscita dal processo di un imprenditore che è stato assolto e del poliziotto che aveva fatto scoppiare il bubbone e che si era costituito parte civile, ma non sono stati riconosciuti i maltrattamenti che sarebbero consistiti in ordini di servizio penalizzanti ai suoi danni.

Ieri in aula

Ieri al tribunale di Forlì il giudice per l’udienza preliminare Monica Galassi ha accettato le richieste di patteggiamento per i due principali imputati, ha rinviato a giudizio altri 28 poliziotti accogliendo di fatto le richieste del pubblico ministero Lucia Spirito ma togliendo l’accusa di maltrattamenti per Fabiola Brighi, ha assolto l’imprenditore indagato. Se ne inizierà a parlare in aula nella udienza fissata per il prossimo 16 luglio.

I patteggiamenti

A patteggiare sono stati i due principali indagati. Si tratta dell’ex comandante della sottosezione della polizia stradale di San Piero in Bagno, il bagnese Massimo Bragagni, 56 anni, già andato in pensione quando è scoppiata la vicenda; e il mercatese Tiziano Bucherini, ex vicecomandante, 45 anni. Il primo ha patteggiato due anni e nove mesi, il suo vice invece tre anni perché aveva in aggiunta la violazione del segreto d’ufficio per aver svelato ad alcune aziende i controlli che sarebbero stati predisposti sulla E45.

La vicenda

Secondo l’accusa, nel mirino sono finite presunte “mazzette” e regalie varie per la stazione di polizia. Con in cambio la consuetudine di alleggerire i controlli su strada ad alcune aziende della zona. Ma anche truffa ai danni dello Stato per le ore segnate nei turni per far sì di accumulare straordinari e avere benefit in busta paga. C’erano due fascicoli d’indagine che sono stati riuniti già in passato. I due comandanti che hanno patteggiato e un sovrintendente trasferito nel giugno 2012 erano accusati di aver costretto i titolari di una dozzina abbondante di aziende di autotrasporto a pagare con denaro contante, generi alimentari e cene, per non incorrere nei controlli della Polstrada bagnese in E45. Solo per il 2015 gli agenti avrebbero incassato da queste aziende 4.710 euro, 32 prosciutti di Parma, altri generi alimentari, pacchi natalizi, buoni carburante e una cena a Cesenatico. Nel mirino anche le sponsorizzazioni alla Sampierana calcio. In tre devono rispondere di omessa denuncia, per non aver segnalato che il custode di una Ford Ka sequestrata ne aveva perso le tracce; in 4 di truffa ai danni dello Stato per la falsa attestazione che dava diritto a buoni pasto che fa prefigurare la truffa ai danni dello Stato e per 28 per aver gonfiato gli straordinari; per 8 di reato omissivo improprio per non essere usciti di notte per il turno di vigilanza o di essere rientrati in anticipo ed essere andati a dormire; per 27 per omessa denuncia di reato da parte di pubblico ufficiale.

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