Droga in mezzo ai giochi: dopo l'arresto del 67enne indagato anche un figlio

Rimini

CESENA. Sono passati pochi giorni dalla notizia dell’arresto. Ma già le indagini hanno avuto la svolta attesa da inquirenti ed investigatori.

Dopo le accuse che hanno portato alle manette per un 67enne (ora agli arresti domiciliari in attesa di giudizio) sul registro degli indagati per il traffico di droga dalla Spagna alla Romagna è finito anche un figlio dell’uomo. Sarebbe stato lui a “confezionare” il pacco in Spagna ed a spedirlo al padre.

È quanto hanno scoperto gli investigatori del Commissariato di polizia e messo disposizione della Procura della Repubblica.

La storia quella della droga sotto i giocattoli consegnati a domicilio: circa un chilo e 300 grammi di marijuana.

Una settimana fa è stato arrestato un insospettabile 67enne che abita in un comune del comprensorio. Saturno Pieri è difeso dall’avvocato Raffaele Pacifico e per lui, presto, verrà depositata una richiesta di attendere in libertà il giudizio.

Sull’uomo, che non ha alcun precedente penale, sono proseguiti gli accertamenti per capire cosa ci sia “a valle” e “a monte” di quella droga sequestrata. Ed ora indagato c’è un figlio che avrebbe curato la spedizione dello stupefacente dalla Spagna.

I poliziotti nelle scorse settimane avevano notato alcune anomalie in consegne di pacchi effettuate da un corriere a un certo indirizzo.

Dopo gli appostamenti del caso, venerdì scorso sono intervenuti quando hanno notato una nuova consegna che “puzzava” in maniera particolare.

Su autorizzazione rilasciata dal magistrato, sono entrati nella casa dove era stato recapitato lo scatolone per compiere una perquisizione attenta.

Perquisizione che si è infine concentrata sullo scatolone, grande 60 centimetri per 40 per 20.

Quando l’hanno aperto hanno trovato dentro una scatola più piccola, che custodiva un contenitore il legno con all’interno dei giocattoli. Sotto c’era però un doppio fondo fatto ad hoc, riempito di schiuma espansa che circondava un cellophane dentro cui erano stati impacchettati 13 etti di marijuana.

La spedizione, è stato poi ricostruito, arrivava sulle colline del comune confinante con Cesena dalla zona di Barcellona. E l’ipotesi accusatoria è che a curarla sia stata un figlio dell’arrestato.

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